Cacciotori: “Noi coinvolti per spegnere il fuoco. Sdegno per essere indicati tra i piromani dalla stampa”. Bevacqua: “Assumere disocuppati al posto dei canadair”
Incendi: tredici roghi in Calabria
Cacciotori: “Noi coinvolti per spegnere il fuoco. Sdegno per essere indicati tra i piromani dalla stampa”. Bevacqua: “Assumere disocuppati al posto dei canadair”
Sono stati completamente spenti gli incendi divampati nelle frazioni Vincolisi e San Pietro di Magisano, nel catanzarese, che ieri hanno creato apprensione alla popolazione incenerendo centinaia di ettari di terreno ed arrivando a lambire le abitazioni ed il campanile della chiesa. Oggi, in Calabria, sono 13 gli incendi attivi. Al momento un elicottero del servizio antincendio regionale è impiegato a San Marco Argentano, nel cosentino. Ieri gli incendi sono stati 174.
INCENDI:CACCIATORI,NOI COINVOLTI PER SPEGNERLI E PREVENIRLI
‘SDEGNO PER ESSERE STATI INDICATI TRA I PIROMANI DALLA STAMPA’
“Ancora una volta i cacciatori diventano facili capri espiatori di un fenomeno che, se li vede protagonisti, è dalla parte di quelli che i piromani li combattono e che da tutto questo escono solo danneggiati, nella sostanza e nell’immagine, al punto da pensare di costituirsi parte civile”. Le associazioni venatorie rispondono così agli organi di stampa che nei giorni scorsi “hanno indicato i cacciatori tra gli autori degli incendi”. “In questa fine estate caratterizzata ancora una volta da roghi e incendi, non crediamo ci sia squadra della Protezione Civile o di altra associazione di volontariato impegnata a fronteggiare il fenomeno che non veda al suo interno almeno un cacciatore, oltre alle Guardie volontarie e ai soci delle diverse associazioni venatorie, che a livello locale operano con le amministrazioni sul fronte della prevenzione, dell’avvistamento e dell’antincendio”, sottolineano in una nota congiunta Arcicaccia, Italcaccia, Comitato nazionale caccia e natura e le associazioni aderenti a Face Italia (Federcaccia, Anlc, AnuuMigratoristi ed Enalcaccia). Per questo, proseguono, “forti della consapevolezza dell’onestà e della serietà del mondo venatorio, è ancora più forte lo sdegno e la rabbia provata quando, con faciloneria e magari un pizzico di malafede, sentiamo indicare i cacciatori fra gli autori di questi ignobili gesti”, come hanno fatto “il quotidiano ‘La Repubblica’ e il tg ‘Studio aperto'”.
INCENDI: ANAS, TRAFFICO BLOCCATO SU STATALE DEI DUE MARI
CATANZARO
Traffico provvisoriamente bloccato a Catanzaro su un tratto della strada statale 280 “Dei Due mari”, all’imbocco della galleria Sansinato, al km 30, in direzione Lamezia Terme, a causa di un incendio. A darne notizia é l’Anas. “Il personale dell’Azienda – riporta la nota – è presente sul posto per ripristinare la circolazione stradale appena possibile.
INCENDI:CATANZARO, RIAPERTA STRADA STATALE DEI DUE MARI
(V.INCENDI:ANAS,TRAFFICO BLOCCATO SU STATALE…”DELLE 13:25)
E’ stata riaperta al traffico a Catanzaro la strada statale 280 dei Due mari, in direzione Lamezia Terme rimasta chiusa per oltre un’ora in conseguenza di un incendio sviluppatosi all’imbocco della galleria del Sansinato. Al momento, fa sapere l’Anas, permangono solo dei rallentamenti per la presenza del fumo sprigionatosi dal rogo. Sul posto per il completo ripristino del traffico veicolare sta operando personale dell’Anas
INCENDI: IN CALABRIA 48 ROGHI, ALL’OPERA MEZZI AEREI
Sono 48 gli incendi ancora attivi scoppiati oggi in Calabria. Ieri i roghi segnalati su tutto il territorio sono stati 174. In particolare a Caloveto, nel cosentino, la Soup, sala operativa regionale ha inviato due canadair e un elicottero. Altri roghi sono segnalati a Mosorrofa (Reggio Calabria), Gimigliano (Catanzaro) e Rota Greca (Cosenza) dove sono in azione elicotteri regionali. In dettaglio nel cosentino sono attivi 12 roghi, 11 a nel catanzarese e nel reggino, 10 nel vibonese e quattro in provincia di Crotone. A Catanzaro è sotto controllo l’incendio scoppiato nei pressi della statale 280 dei Due Mari dove l’Anas ha disposto nuovamente la temporanea chiusura al traffico per la presenza di fumo all’interno della galleria del Sansinato all’ingresso della città. Le fiamme sono attualmente sotto controllo. Sul posto stanno operando i vigili del fuoco
INCENDI:BEVACQUA,ASSUMERE DISOCCUPATI CON SOLDI PER CANADAIR
V.PRESIDENTE PROVINCIA COSENZA SCRIVE A MONTI E CLINI
“qual è il costo giornaliero dei tanti canadair che operano d’estate in Calabria? Milioni di euro che forse potrebbero essere impiegati diversamente e con identici o forse migliori risultati. Perché non assumere durante i mesi estivi giovani disoccupati, anche con la metà delle risorse, per il presidio e la sorveglianza del territorio? Perché non fornire i volontari di mezzi e attrezzature adeguate? A mio parere la loro azione, con il supporto necessario dei mezzi aerei, sarebbe molto più efficace”. A sostenerlo è il vice presidente della Provincia di Cosenza, Domenico Bevacqua, in una lettera inviata al presidente del Consiglio Mario Monti, al ministro dell’Ambiente Corrado Clini, al capo dipartimento della protezione civile Franco Gabrielli, all’assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra, al segretario del Pd Pierluigi Bersani, al presidente dell’Ente Mario Oliverio, ai deputati Franco Laratta, Iole Santelli, Cesare Marini e Giovanni Dima, ai segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil e, per conoscenza, al commissario regionale del Pd Alfredo D’Attorre. “Un’ora di volo di un canadair, per la documentazione in mio possesso – ha scritto Bevacqua – viene a costare all’incirca 6/7mila euro. Mi chiedo e chiedo a tutti: quanto ci costa un incendio dal punto di vista economico? Dal punto di vista ambientale la riposta è certa: danni incalcolabili. Per vedere le nostre montagne rinverdite ci vorranno oltre 50 anni e più, purtroppo. Ovunque sento ripetere che il fuoco si spegne dal basso e non dall’alto. Una squadretta, formata da giovani ben motivati e adeguatamente preparati, potrebbe fare molto più di un canadair. Ad essa si potrebbe pensare di affiancare anche persone iscritte nelle liste di mobilità durante i mesi estivi. Con i fondi europei si potrebbe pensare a progetti a termine non solo per spegnere gli incendi, ma per rimboschire e manutenere il vasto patrimonio boschivo calabrese. E’ la presenza dell’uomo che preserva il territorio, non i voli dall’alto. Solo con gli aerei non si vincono le guerre, figuriamoci gli incendi. Iniziando a lavorare da maggio di ogni anno fino a settembre, potrebbero essere realizzati tanti interventi a terra, a iniziare dai corridoi tagliafuoco, forse la prevenzione più efficace per ostacolare la propagazione degli incendi e che oggi, pur essendo prevista nella programmazione dell’Afor per il numero esiguo di operai forestali ancora all’opera viene fatta solo a tratti e parzialmente. Mi sembra questa una proposta sensata: da una parte aiuta, infatti, a superare la concezione del posto fisso ancora presente in larghi strati della società meridionale, dall’altra serve per preservare un patrimonio ambientale vasto e di enormi proporzioni come quello presente nella mia regione”. “La storiella del forestale assistito e garantito – ha sostenuto Bevacqua – mettiamola da parte, quindi, ma non possiamo nemmeno più consentire scempi, alluvioni, dissesti idrogeologici per dare poi la responsabilità alla natura o a un ‘dio minore’. Per questo credo che sia arrivato il momento di intervenire con azioni mirate e progetti funzionali ed a termine, con l’obiettivo prioritario di salvaguardare il territorio, ma anche per dare risposte al debole tessuto socio economico calabrese. Io non so se sia al caso di pensare pure ad una forma di uscita da parte degli operai forestali che hanno già raggiunto i 35 anni di contributo per favorire l’inserimento di giovani nelle forme e nei modi da me proposto. Una tale ipotesi richiederebbe, sicuramente, il coinvolgimento del ministro Fornero vista l’approvazione da poco della nuova legge sul sistema previdenziale e pensionistico. Una discussione di tal genere non potrebbe naturalmente non avvenire senza il coinvolgimento delle forze sindacali e della Regione Calabria”.
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