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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 08 MAGGIO 2024

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Inaugurato il ponte Marro

Inaugurato il ponte Marro

A tagliare il nastro il presidente della Provincia Giuseppe Raffa

di TERESA COSMANO

Inaugurato il ponte Marro

A tagliare il nastro il presidente della Provincia Giuseppe Raffa

 

Dopo un anno e mezzo di lavori, ieri mattina è stato inaugurato il ponte sul torrente Marro, ubicato sulla strada provinciale 29, tra Varapodio ed Amato, frazione di Taurianova, in località Pietrosa. Con il taglio del nastro ad opera del presidente della Provincia Giuseppe Raffa, è stato ufficialmente riattivato il tracciato viario, che dall’ottobre 2009 al maggio 2011, era stato trasferito su una pista temporanea in alveo, data la pericolosità del ponte a seguito dell’alluvione che colpì l’intera Piana di Gioia Tauro.

Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato, oltre a Raffa anche Nino Foti, membro della Commissione parlamentare Trasporti, l’assessore provinciale Domenico Giannetta, i consiglieri provinciali Domenico Fedele e Francesco D’Agostino, i sindaci Domenico Romeo (Taurinova), Bruno Barillaro (Oppido Mamertina), Giuseppe Zampogna (Scido), Domenica Gangemi (Santa Cristina d’Aspromonte), Antonino Gioffrè (Cosoleto), il vicesindaco di Varapodio Orlando Fazzolari, Domenico Logoteta, il dirigente del settore Viabilità della Provincia Domenica Catalfamo, il direttore dei lavori Francesco Lamberto, il collaudatore Antonino Casile, l’ingegnere progettista Bruno Polifroni e gli altri tecnici progettisti delle società Pro-Gineer Srl ed STGlobal Srl. Dopo gli eventi alluvionali del 2009 che compromisero la stabilità del ponte, la Provincia, al tempo retta da Giuseppe Morabito, decise di demolirlo e programmare la ricostruzione ex novo.

Il nuovo ponte è stato ultimato in circa un anno e mezzo, tempi alquanto ridotti se si considera la complessità dell’opera, e rappresenta una soluzione ingegneristicamente all’avanguardia. Risponde infatti alle recenti normative antisismiche (Ntc 2008, post terremoto in Abruzzo), ed è realizzato con membrature di acciaio e calcestruzzo ad un’unica campata di ben 54 metri di luce. Sono state quindi eliminate le due pile centrali presenti nella vecchia costruzione abbattuta dal torrente Marro. La struttura portante, come ci ha spiegato il progettista Polifroni, è stata realizzata con tecnologia mista, ma presenta alcune innovazioni che ne conferiscono maggiore rigidità e leggerezza, ovvero un sistema di precompressione esterna (rara sull’acciaio), ottenuta mediante 6 notevoli cavi, ciascuno composto da 19 trefoli da 0,6 pollici a cui è stata applicata una trazione di quasi 400 tonnellate, cioè complessivamente ben 2400 tonnellate.

«Oggi abbiamo completato un’opera che è il frutto della passata amministrazione – ha specificato Raffa – e sulla quale ci siamo impegnati anche noi per accelerare le procedure. Le strade e la viabilità sono opere straordinarie di ingegneria sociale e rappresentano l’elemento indispensabile per lo sviluppo del territorio. Da questo momento comincia il nostro impegno reale sul territorio per far sì che, soprattutto questa area della Piana insieme alla ionica, fortemente penalizzate in questo ambito, si possano sdoganare da questa cappa di difficoltà in cui versano. Noi ci impegneremo e lo dimostreremo con i fatti».

 

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t.cosmano@approdonews.it