In un agguato mafioso è caduto sotto i colpi dei killer, Marcello Bruzzese di Rizziconi. Da anni viveva con la famiglia a Pesaro.

Una pioggia di proiettili sparati per uccidere, un agguato in puro stile mafioso. È morto mentre tornava a casa nella sua auto, nel centro storico di Pesaro, Marcello Bruzzese, fratello del pentito di ‘ndrangheta Girolamo. Secondo le prime ricostruzioni, attorno alle 18.30 i killer, con il volto nascosto da un cappuccio o un passamontagna, lo hanno atteso nei pressi di casa sua, in via Bovio. Pazienti, avrebbero aspettato che la sua auto rallentasse per entrare in garage, poi gli avrebbero scaricato addosso i caricatori. A terra, sarebbero stati ritrovati oltre venti bossoli, ma ancora non è chiaro quanti colpi abbiano raggiunto la vittima, senza lasciarle scampo.

Marcello Bruzzese è il fratello di Girolamo, collaboratore di giustizia dai primi anni Duemila. Il padre Domenico, ucciso in un agguato nel ’95 insieme al genero Antonio Madafferi, era il braccio destro del potentissimo boss Teodoro Crea, padrone incontrastato di Rizziconi. Una posizione privilegiata, in parte ereditata dal figlio Girolamo, che in questo modo ha potuto conoscere molti dei segreti del clan, poi rivelati ai magistrati. Il boss Crea era rimasto gravemente ferito durante la latitanza per mano di Mommo Bruzzese che aveva esploso un colpo di pistola a distanza ravvicinata. Pur in condizioni gravissime il vecchio boss riuscì a sopravvivere