Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

In Calabria garantisti ad orologeria Disamina sulla richiesta di archivazione dell'ex vicepresidente della giunta regionale Vincenzo Ciconte

In Calabria garantisti ad orologeria Disamina sulla richiesta di archivazione dell'ex vicepresidente della giunta regionale Vincenzo Ciconte
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Siamo il paese del garantismo a senso unico così come del giustizialismo, pure quello
a senso unico e viviamo in un contesto sociale del “controsenso”, ogni
qualvolta si parla di giustizia.

Quando scoppiò l’inchiesta denominata “Erga Omnes”, relativa ai rimborsi ai gruppi
consiliari e ai singoli consiglieri regionali calabresi gestiti con delle
presunte irregolarità nella passata consiliatura. Furono messi alla gogna, alcuni
politici regionali (26 tra consiglieri ed ex consiglieri), tra questi, il
vicepresidente della giunta regionale di Oliverio ed un assessore, Vincenzo
Ciconte e Carlo Guccione (quest’ultimo è stato il più votato alle ultime
elezioni regionali).

Per questi motivi il presidente Oliverio ha dovuto ricorrere ad un rimpasto della
giunta, defenestrando sia Ciconte che Guccione dalle loro rispettive cariche.
Erano quelli che nei fatti, avevano solamente avuto un avviso di indagine,
mentre altri, alcuni il divieto di dimora in Calabria ed altri gli arresti domiciliari,
tra questi un altro assessore della giunta Oliverio, Nino De Gaetano.

Giorni fa il tribunale del Riesame di Reggio Calabria ha dissequestrato gran parte
delle somme riconducibili a Carlo Guccione, mentre per quanto riguarda Vincenzo
Ciconte, la Procura della Repubblica di Reggio Calabria ha chiesto
l’archiviazione.

Alcune osservazioni vanno fatte, quantomeno per farci capire che il giustizialismo
sommario come quello del “cappio al collo” a tutti i costi, non fa parte delle
libertà sociali di un paese. Ma che la civiltà in ogni contesto si misura dai
livelli di pregiudizi che ognuno di noi esprime nelle proprie opinioni, onde
evitare di far parte di quel tritacarne che inesorabile come una tempesta,
colpisce senza limiti e freni inibitori.

Charles Fourier coniò per primo il termine di “garantismo”, e lo fece per descrivere
una forma di evoluzione sociale, ma soprattutto civile per garantire una
corretta realizzazione delle armonie in una società di diritto e nel rispetto
delle libertà.

Certo adesso abbiamo menzionato il caso di due importanti politici regionali, però
tale contesto dev’essere applicato anche e soprattutto a quelle fasce più
deboli, e che molto spesso non lo si fa, perché quando nel mezzo vi è un
politico, c’è l’onda (e l’onta) mediatica più forte, però nel più debole
quell’onda confina con l’ignorare quel fatto stesso.

Conferire delle garanzie giuridiche significa riconoscere e rispettare i diritti
fondamentali delle libertà degli individui da ogni abuso.

Quindi, ai moralisti ad orologeria, a quelli che vedono il male ovunque ed a quelli che
per emergere nei consensi e nelle acclamazioni, una buona dose buonsenso,
insieme alle lettura dei diversi trattati di tolleranza, oltreché di formazione
culturale contro ogni sospetto malizioso, non guasterebbe.

(GL)