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In allarme i soci della Banca popolare di Bari

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Sono migliaia ormai le richieste di vendita delle azioni della Banca
popolare di Bari, presente anche sul nostro territorio. Crea allarme il
fatto che da qualche anno le quote non hanno richiesta sul mercato e non
sono di fatto liquidabili, eppure la banca nelle sue filiali cerca ancora di
rifilare quote, l’ultima asta sulla piattaforma Hi-Mtf è sostanzialmente
andata deserta circa 70.000 soci per un capitale di oltre un miliardo di
euro di fatto bloccati. Ancora brucia la perdita totale del capitale delle
BCC calabresi, l’ultima andata in fumo è Banca Brutia Bcc di Cosenza. Banche
del meridione che bruciano milioni di euro ad ignari risparmiatori, ma di
cui nessuno parla, il Governo fa “l’indiano” per lui esistono solo i
risparmiatori del Veneto, Banca Etruria e ovviamente Monte dei Paschi, anche
i media appiattiti sulle vicende di questi istituti di credito, anche in
questo ambito si sconta il fatto di avere un peso diverso, una sorta di
ghetto il meridione della finanza nel quale possono avvenire razzie e
rimanere impuniti, sulla vicenda delle BCC Banca d’Italia da noi
interpellata si è lavata le mani, ha messo in mano la gestione commissariale
a loschi figuri della zona grigia che di fatto governano da sempre la
finanza ai quali è affidato il lavoro sporco. Banche che cambiano ragione
sociale ma che non hanno il coraggio di cambiare l’insegna per non turbare
il sonno di ignari risparmiatori che pensano ancora di possedere un valore
dato dal possesso dalle quote della banca che non c’è. Noi continuiamo a
denunciare questo malcostume che a nostro parere ha anche risvolti penali
importanti dai quali le procure calabresi si defilano, nessuno se la sente
di esplorare questo mondo grigio che porta a nomi altisonanti, come ha
lasciato anche intendere il segretario del PD in occasione del rinnovo della
carica alla presidenza di Banca Italia. Per tornare alla Popolare di Bari,
12 milioni di azioni in offerta i soci che rappresentano quasi un decimo del
capitale cercano una via di scampo per ora inutilmente. Sono circa 140 mila
gli azionisti che detengono titoli invendibili, per un valore di circa 1,6
miliardi di euro. La procura di Bari la sola nel meridione vuole vederci
chiaro, in agosto hanno annunciato l’avvio di un’inchiesta sui vertici della
popolare per associazione per delinquere, truffa e false dichiarazioni nella
proposta di offerta con la quale fra il 2013 e il 2015 la banca ha raccolto
dai soci nuove sottoscrizioni al capitale per circa 300 milioni di euro, e
spesso queste sottoscrizioni erano sottoposte a clienti in attesa di
risposte per Mutui o affidamenti, una brutta vicenda che rischia di far
implodere il più importante istituto di credito del mezzogiorno.

Giorgio Durante, Movimento difesa del Cittadino Calabria

Membro del Consiglio Nazionale Consumatori ed Utenti presso il Ministero
dello Sviluppo Economico