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TAURIANOVA (RC), VENERDì 06 DICEMBRE 2024

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Importante sentenza contro sovraindebitamento grazie alla legge “salva suicidi” per un uomo di Rosarno Il Tribunale di Palmi applicando la legge salva suicidi ha diminuito l'ingente debito di circa l'80%

Importante sentenza contro sovraindebitamento grazie alla legge “salva suicidi” per un uomo di Rosarno Il Tribunale di Palmi applicando la legge salva suicidi ha diminuito l'ingente debito di circa l'80%

| Il 11, Nov 2024

Importante sentenza emessa dal Tribunale di Palmi- sez. Fallimentare- in persona del dott. Mario Cecchini che, in applicazione della legge salva suicidi ha ridotto notevolmente il debito di un uomo rosarnese che, suo malgrado, si è trovato in palese difficoltà economica non riuscendo ad onorare i suoi debiti, stante le condizioni createsi a seguito del minor reddito percepito nel corso degli anni, e al bisogno di contrarre altre obbligazioni per far fronte ai debiti precedenti ed alle esigenze di sopravvivenza dei familiari.
L’uomo – rappresentato e difeso dall’avvocato Gabriella Fuumara del foro di Palmi, ha provveduto a depositare presso c/o l’Organismo di Composizione della Crisi da sovraindebitamento -Ordine Commercialisti di Palmi- al vaglio della Referente Dott.ssa Bruna Morabito, la richiesta per la nomina di un gestore della crisi che ha provveduto alla nomina della dott.ssa Grazia Maria Ferraro quale gestore.
La dottoressa Ferraro dopo aver accertato che ” il Debitore risulta essere in stato di sovraindebitamento ; riveste la qualifica di consumatore; ha fornito tutta la documentazione utile a ricostruire compiutamente la sua situazione economica e patrimoniale; non è soggetto a procedure concorsuali diverse da quella qui in esame; non è già stato esdebitato nei cinque anni precedenti la domanda o ha già beneficiato dell’esdebitazione per due volte (art. 69 CCII) o ha determinato la situazione di sovraindebitamento con colpa grave, malafede o frode; non ha subito, per cause a lui imputabili, provvedimenti di impugnazione o di risoluzione dell’accordo del debitore, ovvero revoca o cessazione del Piano del consumatore , e quindi meritevole di accedere a quanto richiesto”, ha predisposto un piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore che è stato quindi depositato in Tribunale che, con un primo provvedimento ha ritenuto l’ammissibilità della proposta e del Piano con pubblicazione sul sito web del Tribunale e la comunicazione a tutti i creditori; successivamente ha emesso sentenza di omologa con abbattimento del debito del 80%.