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TAURIANOVA (RC), SABATO 27 APRILE 2024

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Immigrazione, Maroni: “E’ nuovo ’89, si convochi Consiglio Ue”

Immigrazione, Maroni: “E’ nuovo ’89, si convochi Consiglio Ue”

Tunisi pronta a collaborare per far fronte all’ondata di clandestini verso l’Europa, respingendo però “qualunque ingerenza nei suoi affari interni”

Immigrazione, Maroni: “E’ nuovo ’89, si convochi Consiglio Ue”

Tunisi pronta a collaborare per far fronte all’ondata di clandestini verso l’Europa, respingendo però “qualunque ingerenza nei suoi affari interni”

 

(ANSA) VARESE – Il ministro dell’interno Roberto Maroni chiede “una convocazione urgente” del Consiglio Europeo dei capi di Stato e di Governo per “darsi una strategia” nel contrasto all’immigrazione nel Mediterraneo a fronte della situazione nei Paesi del Maghreb. Maroni lo ha sostenuto a margine di una riunione sui patti sicurezza a Varese. “Ho sentito il presidente del gruppo Ppe Mario Mauro chiedere la convocazione urgente del Consiglio Europeo dei capi di Stato e di Governo – ha detto Maroni – e condivido questa richiesta perché siamo di fronte alla caduta del muro di Berlino, il Maghreb, il nuovo ’89: l’Europa deve darsi una strategia a livello di capi di Stato e di Governo”. ”Non c’e’ solo il problema del contrasto all’immigrazione clandestina e dei flussi – ha aggiunto il ministro dell’Interno -, e’ uno scenario nuovo che si sta profilando e credo sia assolutamente urgente che i capi di Stato e di governo si diano una strategia”. Quanto all’aspetto legato proprio all’immigrazione clandestina, in particolare dalla Tunisia, Maroni ha detto che alle richieste italiane ”l’Europa ancora non ci ha dato risposta”. ”C’e’ l’aspetto legato all’immigrazione, all’emergenza umanitaria – ha spiegato – e su questo abbiamo gia’ da tempo avanzato richieste alla Commissione europea, in particolare l’intervento di Frontex, l’agenzia europea che deve fronteggiare sul Mediterraneo gli sbarchi, ma anche gestire gli arrivi, i centri per l’identificazione e procedere ai rimpatri”. ”Chiediamo da tempo – ha ribadito il titolare del Viminale – che sia l’Europa a farsi carico di tutto cio’ di cui ci stiamo facendo carico noi con le nostre forze: questa e’ una delle numerose richieste che abbiamo avanzato e su cui ancora l’Europa non ci ha dato risposte”. Maroni ha ricordato che oggi pomeriggio ci sara’ alle 15.30 una riunione tecnica sul tema al Viminale, a cui seguira’ una seduta del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica ”per decidere le misure di contrasto e di controllo degli sbarchi”. L’intenzione del governo italiano é di “dare un aiuto alla polizia tunisina inviando i nostri contingenti che sono in grado di fare il controllo sulle coste, che è l’unico modo per prevenire le partenze: oggi non c’é più un sistema di sicurezza in Tunisia e noi siamo disponibili a dare una mano, a fornire mezzi, motovedette, fuoristrada”, ha detto Maroni a chi gli chiedeva della contrarietà espressa da un portavoce del governo di Tunisi all’invio di italiani per il controllo dell’immigrazione in partenza verso l’Italia. “Stasera – ha aggiunto Maroni – Frattini va a Tunisi e incontra il capo del governo. Frattini, con cui ho parlato ieri, sa esattamente quali sono le nostre richieste, in particolare la nostra disponibilità a fare ciò che venne fatto con l’Albania a suo tempo, vedremo se queste buone intenzioni della Tunisia i trasformeranno in azioni concrete”.

UE: SORPRESI PER CRITICHE, PRONTI AIUTO – La Commissione Ue “é pronta ad aiutare e a mostrare concreta solidarietà all’Italia” per far fronte all’eccezionale ondata di arrivi dalla Tunisia e si dichiara “molto sorpresa” per le accuse di risposta “lenta e burocratica” riportate dalla stampa italiana. Lo ha dichiarato il portavoce della commissaria Ue Cecilia Malmstrom. “No grazie, non abbiamo bisogno a questo momento dell’aiuto della Commissione Ue”. Così, “già sabato scorso”, hanno risposto le autorità italiane all’offerta di aiuto della commissaria Ue agli Affari interni Cecilia Malmstrom. Lo ha detto oggi il portavoce della commissaria, Michele Cercone. Le autorità di transizione della Tunisia si sono dette “pronte a cooperare” con gli altri paesi per far fronte all’ondata di immigrazione clandestina che si sta riversando in Europa, e in particolare in Italia. Lo ha detto il ministero degli Esteri. La Tunisia respinge “qualunque ingerenza nei suoi affari interni”. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri in reazione all’ipotesi dell’Italia di dispiegare forze di polizia per contenere il flusso di immigrazione clandestina verso l’Europa.

FRATTINI, ITALIA VUOLE PATTUGLIAMENTI – ”Fin’ora il meccanismo” dei pattugliamenti delle coste nord africane ”ha funzionato e vogliamo ripristinare quel meccanismo che fino ad un mese fa aveva portato a zero l’immigrazione clandestina”. Lo ha affermato il ministro degli esteri Franco Frattini, che stasera incontrera’ a Tunisi il primo ministro tunisino Mohammed Gannouchi. ”Sono certo – ha detto Frattini in previsione dell’incontro – che la collaborazione tra Italia e Tunisia riprendera’ piu’ forte di prima.L’Italia ha pronti “strumenti” navali e terrestri per aiutare la Tunisia nel pattugliamento delle proprie coste e frenare così la straordinaria ondata migratoria che in questi giorni si sta riversando a Lampedusa. Lo ha riferito il ministro degli Esteri Franco Frattini conversando ieri sera con i cronisti in aereo alla vigilia della sua visita a Tunisi, dove incontrerà il primo ministro tunisino Mohammed Gannouchi. “Credo che Tunisia e Italia – ha spiegato il titolare della Farnesina che da ieri sera è a Damasco – abbiano un interesse comune a frenare questo traffico. L’Italia può offrire molto alla Tunisia”, a partire da “un aiuto logistico in termini di equipaggiamento delle forze di polizia, ivi compresa la messa a disposizione di strumenti importanti, sia navali sia terrestri, per il pattugliamento della costa tunisina”. A proposito della visita di oggi, ha spiegato ancora il capo della diplomazia italiana, “punto ad ottenere dal primo ministro tunisino la conferma della volontà, che io credo ci sia, di lavorare con l’Italia come sempre si è fatto per frenare quel flusso migratorio irregolare che da zero è passato in poche ore ad alcune migliaia di immigrati clandestini”. “C’é un traffico di esseri umani senza precedenti, un orribile business alle spalle di disperati, di gente che paga 1.000 dollari a testa per mettersi su un barcone verso Lampedusa. Credo che Tunisia e Italia abbiano interesse comune a frenare questo traffico”, ha concluso il ministro.
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