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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Il vicepresidente del Consiglio regionale Alessandro Nicolò interviene sul decreto “Sblocca Italia”

Il vicepresidente del Consiglio regionale Alessandro Nicolò interviene sul decreto “Sblocca Italia”

“Nell’agenda del Governo devono essere contemplati i temi cruciali per la Calabria che riguardano l’edilizia pubblica e residenziale, il sistema della viabilità e dei trasporti, le infrastrutture portuali ed aeroportuali come il ‘Tito Minniti'”

Il vicepresidente del Consiglio regionale Alessandro Nicolò interviene sul decreto “Sblocca Italia”

“Nell’agenda del Governo devono essere contemplati i temi cruciali per la Calabria che riguardano l’edilizia pubblica e residenziale, il sistema della viabilità e dei trasporti, le infrastrutture portuali ed aeroportuali come il ‘Tito Minniti'”

 

 

“L’inserimento dello svincolo di Laureana di Borrello della Sa-Rc nella mappa delle opere più esemplificative tra quelle previste nel decreto ‘Sblocca Italia’, è come ‘una goccia in un oceano’ per una regione come la Calabria che vanta un consistente credito di interesse rispetto ad altre realtà che hanno viste riconosciute nel tempo corpose erogazioni per opere strategiche e progetti di ampio respiro”.
E’ questa l’opinione del Vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria Alessandro Nicolò “che attende di conoscere nei dettagli il provvedimento già illustrato nelle sue linee programmatiche, auspicando la previsione di ulteriori interventi nella nostra regione”.
“Nessuno può disconoscere la penuria cronica di infrastrutture e di servizi essenziali che pongono la Calabria in una condizione di perenne emergenza, di sconfortante isolamento e di grave marginalità rispetto ai circuiti economici nazionali e alle legittime, innegabili vocazioni turistiche che da sempre rivendica. E’ necessario – sostiene Nicolò – che il Governo cominci a rispettare gli impegni assunti per la Calabria in occasione delle più recenti competizioni elettorali, senza indugiare in proclami e atteggiamenti propagandistici. Non vorremmo trovarci ancora davanti a ‘corsi e ricorsi storici’, nè tantomeno rivivere lo stesso copione di una terra indicata da Prodi come ‘prediletta’ e poi però ripudiata”.
“Nell’agenda del Governo devono essere contemplati i temi cruciali per la Calabria che riguardano l’edilizia pubblica e residenziale, il sistema della viabilità e dei trasporti, le infrastrutture portuali ed aeroportuali come il ‘Tito Minniti’ che vanta una collocazione geografica strategica ed un potenziale di utenza che verrebbe ad essere incrementato ove si operassero i necessari adeguamenti strutturali, come analogamente avvenuto per l’aerostazione del ‘Cristoforo Colombo’ di Genova. Grazie agli adattamenti richiesti, il ‘Tito Minniti’ potrebbe guadagnarsi così il ruolo di aeroporto internazionale baricentrico per l’intera Città Metropolitana e tutta l’area dello Stretto. Perché non pensare ad un allargamento della pista verso il mare, così come quello di Genova, recuperando un vecchio progetto proposto diversi anni fa dall’onorevole Francesco Nucara, Segretario Nazionale del Partito Repubblicano Italiano?”.
“Non v’e’ dubbio che lo svincolo di Laureana di Borrello, (cui il decreto ‘Sblocca Italia’ destina 38 milioni di euro), sia un’opera significativa perché servirà a collegare l’A3 con la Pedemontana, arteria, quest’ultima che mette in comunicazione i paesi collinari delle Preserre della Locride con la Piana di Gioia Tauro e con le Serre, contribuendo così a far uscire dall’isolamento i piccoli centri dell’entroterra, arginando i tristi fenomeni dello spopolamento e dell’abbandono”.
“Tuttavia occorrono da parte del Governo risposte concrete per la Calabria ed in particolare per la provincia di Reggio che dovrà attuare al più presto le potenzialità legate all’ambizioso progetto di Città Metropolitana. Serve dunque una vera ‘terapia d’urto’ – conclude il Vicepresidente del Consiglio regionale – con l’obiettivo di valicare gli ormai sedimentati ostacoli alla crescita ed avviare una svolta autentica attraverso una politica non propagandistica capace di trovare soluzioni e di superare le debolezze e le criticità dei singoli territori”.