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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Il teatro villese ospita “Gli Innamorati” di Goldoni Lo spettacolo teatrale di Carlo Goldoni sarà in scena il 13 giugno, alle 18, al Teatro Primo di Villa San Giovanni. Ingresso 10€

Il teatro villese ospita “Gli Innamorati” di Goldoni Lo spettacolo teatrale di Carlo Goldoni sarà in scena il 13 giugno, alle 18, al Teatro Primo di Villa San Giovanni. Ingresso 10€
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Risale al 1758 questa bellissima commedia di Carlo Goldoni, divisa in tre atti.
La commedia racconta l’insofferenza di due giovani attori “innamorati”. Nel sistema teatrale del tempo era quello un ruolo impegnativo e vincolante. Gli attori che lo interpretavano erano obbligati a recitare su toni alti, enfatici, letterari. Il pubblico voleva da loro posture monumentali, convenzionali, di maniera. Goldoni approfitta della presenza nella compagnia del San Luca di una giovane diva, Caterina Bresciani, particolarmente bizzosa e indisciplinata, per mettere in discussione quel sistema. La storia di un matrimonio continuamente rimandato diventa la trama utile a evidenziare un simile talento, che per tutta la commedia cerca di imporre il suo protagonismo femminile improvvisando scenate ad effetto.
I protagonisti quindi, sono due giovani innamorati, Eugenia e Fulgenzio, ma il loro amore è continuamente contrastato da mille problemi e seguitano a litigare e a riappacificarsi. Chissà se riusciranno a trovare la serenità giusta che possa portare al compimento del loro amore. A fare da contorno alla vicenda, c’è un gruppo di personaggi che abbiamo tentato di caratterizzare in maniera decisa: dalla serva Lisetta al cuoco Succianespole, dall’ingenuo Tognino allo spiantato conte d’Otricoli fino ad arrivare a Ridolfo, intermediario suo malgrado e a Clorinda, improbabile fonte di gelosia. La scena si svolge a casa di Eugenia, dove si imponono le figure di Flammina, sorella coscienziosa e saggia, e di Fabrizio, zio e tutore delle nipoti, rozzo e ignorante che spacciandosi per uomo di cultura mira unicamente a uno scopo: quello di far maritare le nipoti senza dote ai
più danarosi spasimanti.
Ricco di situazioni comiche tipiche della commedia dell’arte, questo testo, scritto nel 1759 e portato in scena da diversi importanti attori del teatro italiano, non risparmia critiche alla società, mettendone in risalto la mediocrità e le ipocrisie, soprattutto quelle legate al denaro e che
purtroppo sono sopravvissute fino a oggi.

Regia e Adattamento di Alessandro Chiappetta; Costumi di Rosa Tarsia; Scenografia di Aldo Curcio.
Con: Marilena Morabito, Stefano Milazzo, Tiziana Migliano, Alessandro Chiappetta, Sergio Martire, Manuela Gaudio, Aldo Curcio, Gianluca Musca, Maria Miceli.