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TAURIANOVA (RC), SABATO 27 APRILE 2024

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Il Suem 118 Calabria è in stato di agitazione I medici del 118 già umiliati per la disperequazione con i dipendenti sono oggetto oggi di altre vessazioni e se non sarà risolta la questione porterà prima allo sciopero e poi probabilmente ad una fuoriuscita dei medici da questo servizio. Il sostegno di Nicolò

Il Suem 118 Calabria è in stato di agitazione I medici del 118 già umiliati per la disperequazione con i dipendenti sono oggetto oggi di altre vessazioni e se non sarà risolta la questione porterà prima allo sciopero e poi probabilmente ad una fuoriuscita dei medici da questo servizio. Il sostegno di Nicolò
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I medici del 118 dell’intera Calabria sono in stato di agitazione e prossimamente si potrebbe arrivare allo sciopero. La causa una interpretazione in assoluto contrasto logico sostanziale da parte del dirigente della sanità Calabria Prof. Fatarella.

Premesso che l’ACN art. 95 commi 2-3-4-5 demanda alle regioni i successivi compiti da attribuire con appositi accordi, la regione Calabria con AIR del 2006 art. 29 attribuisce i compiti e per questo riconosce una indennità aggiuntiva, anche a fronte della peculiarità del lavoro estremamente delicato e comunque perchè non essendo dipendenti non percepiscono gli istituti rivolti a questi con enorme disparità tra i convenzionati e i dipendenti a parità di mansioni.

Per tali motivi la regione si è determinata con una quota aggiuntiva di euro 5,50 (lorda) per ogni ora di attività svolta. Tale accordo è stabilito dall’art. 29 dell’AIR.

Nel 2007 tale problema era stato già affrontato e risolto dal medesimo dipartimento e aveva riconosciuto, ai medici del 118, il pieno diritto alla corresponsione di tale indennità aggiuntiva e sull’intero monte orario, solo sulla mera dichiarazione di partecipare a questi compiti aggiuntivi. Non solo, il dipartimento dichiarava che l’interruzione di tale erogazione era responsabilità contabile amministrativa dell’azienda con le relative conseguenze economiche – legali. Aggiungeva inoltre che un contratto di secondo livello ossia regionale non può essere de pejus del nazionale.

Con una nota del Prof. Fatarella del 03.03.2017 sospendeva autonomamente senza preavviso tale indennità. In data 22.03 un’ulteriore nota sospendeva parzialmente la precedente rimandando all’Avvocatura Regionale il quesito e nel frattempo, lasciava ai Direttori Amministrativi la facoltà di sospendere o meno tale indennità (?), previa restituzione delle suddette somme.

I medici del 118 già umiliati per la disperequazione con i dipendenti sono oggetto oggi di altre vessazioni e se non sarà risolta la questione porterà prima allo sciopero e poi probabilmente ad una fuoriuscita dei medici da questo servizio, con tutte le professionalità acquisite negli anni e che la sanità calabrese non può permettersi di perdere.

ALESSANDRO NICOLO’

“La Regione Calabria, prima firma gli accordi, poi li rinnega, anzi, li cambia, o meglio,  li reinterpreta”. E’ quanto afferma il capogruppo consiliare regionale di Forza Italia, Alessandro Nicolò, in merito alla protesta dei medici convenzionati del Suem 118, che nei giorni scorsi si sono visti negare il riconoscimento dell’indennità aggiuntiva prevista e sottoscritta nell’Accordo Integrativo Regionale dei Medici di Medicina Generale.

“Pur comprendendo  la necessità di recuperare risorse, determinare risparmi, in un settore che in Calabria assorbe circa il 70% del bilancio non si possono assolutamente  rinnegare diritti sanciti e sottoscritti da accordi contrattuali previsti dalla legge, e penalizzare una delle categorie, quella dei medici in servizio nei centri di emergenza territoriale della regione, che con professionalità, competenza e spirito di sacrificio, svolgono un servizio fondamentale di primo soccorso e di emergenza-urgenza per i cittadini e, nello stesso tempo, colmano ataviche carenze del sistema sanitario territoriale.

Disponibilità e dedizione – prosegue Nicolò – che non meritano di essere penalizzate sull’altare di un piano di rientro insensibile  alle necessità di un territorio già gravato da tagli e penalizzazioni previste a livello centrale. Una vicenda che comporterà, quindi, un inevitabile depotenziamento del 118 oltre che abrogare un diritto esistente sin dall’istituzione di questo servizio.

“Condividiamo pienamente e sosteniamo con fermezza – spiega il Presidente di Forza Italia in Consiglio regionale – le ragioni  della protesta dei medici del SUEM 118 della Calabria che attraverso il loro sindacato, il Saues (Sindacato Autonomo Ergenza Emergenza Sanitaria) hanno ribadito la validità e la invariabilità  dell’art. 29 dell’Accordo Integrativo Regionale dei Medici di Medicina generale laddove si riconosce la legittimità dell’indennità aggiuntiva ‘per ogni ora di attività svolta’, che va corrisposta a tutti i medici di Emergenza territoriale che hanno fornito formalmente all’Azienda la loro disponibilità a partecipare alle attività aggiuntive previste nello stesso accordo”.

“Non riusciamo a comprendere – commenta Alessandro Nicolò – la logica di quanto deciso dal  dirigente generale del Dipartimento “Tutela della Salute” , che nei giorni scorsi ha annunciato, sulla scorta di  una parere del Comitato permanente di medicina generale”, il taglio di tale indennità”.

“La Giunta Oliverio– conclude il capogruppo forzista Nicolò –garantisca l’indennità aggiuntiva per i medici SUEM 118, tagli, invece, le consulenze e gli incarichi inopportuni che potrebbero essere forniti dalle strutture regionali”.