La pioggia non ferma il comizio del primo cittadino sulla centralissima piazza Marvasi
di LILLY PINTO
Il sindaco di Cittanova Cannatà apre la campagna elettorale
La pioggia non ferma il comizio del primo cittadino sulla centralissima piazza Marvasi
di Lilly Pinto
La pioggia che a intermittenza si è abbattuta ieri su Cittanova non ha fermato Alessandro Cannatà, primo cittadino uscente, che nella centralissima piazza Marvasi, come da programma, ha dato il via alla sua campagna elettorale. A due giorni di distanza dall’apertura delle danze da parte del centrosinistra di Francesco Cosentino, anche Cannatà e i suoi hanno lanciato l’attacco. Un affondo durissimo, rivolto in maniera particolare al consigliere provinciale Francesco D’Agostino che, qualche giorno fa, aveva rivendicato la paternità di molti dei finanziamenti alla base delle opere pubbliche portate avanti nel corso dell’amministrazione Cannatà. Quest’ultimo, invece, ha ridimensionato la portata dei contributi provinciali, definendoli in molti casi assolutamente insufficienti alla realizzazione dei progetti, e individuato nei fondi regionali oltre che nel bilancio del comune, la maggiore fonte di finanziamento di quanto attualmente in cantiere o realizzato negli ultimi cinque anni. Nel suo discorso, durato all’incirca un’ora, il sindaco ha illustrato ai cittanovesi presenti il lavoro compiuto: dalla raccolta differenziata all’impiantistica sportiva i cui lavori sarebbero ormai agli sgoccioli, dall’efficientamento energetico fino ai musei cittadini. “Certo, avremmo potuto fare molto di più – ha spiegato Cannatà – ma abbiamo dovuto far fronte a debiti per oltre tre milioni di euro ereditati da amministrazioni del passato recente e di quello remoto”. Nell’intervento del primo cittadino, che in più di un momento ha parlato riparato da un ombrello, largo anche ad alcune frecciatine rivolte alle coalizioni avversarie. In particolare, Cannatà ha fatto riferimento ai programmi elettorali dei concorrenti che, a suo dire, non sarebbero costruiti sulla base delle esigenze reali dei cittanovesi, ma piuttosto copiati da esperienze amministrative di altre realtà: quella della città di Nettuno, per il gruppo “Andare Oltre” di Francesco Rao, e della città di Padova, per la squadra di Cosentino. E proprio sul progetto di quest’ultimo, quello di creare cento posti di lavoro in cinque anni, questo il commento di Cannatà: “Facciano sapere in che modo intendano farlo. Certamente non potrà trattarsi di lavoratori da impiegare al comune”. Quando il comizio si chiude, diviene chiara almeno una cosa che la campagna elettorale è ormai entrata nel vivo e che nei prossimi venti giorni nessuno risparmierà niente agli avversari.