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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Il Sindacato avvocati Calabria critica il “decreto del fare” del governo Letta

“Invece di aumentare le spese per la giustizia si privatizza o si elimina”

Il Sindacato avvocati Calabria critica il “decreto del fare” del governo Letta

“Invece di aumentare le spese per la giustizia si privatizza o si elimina”

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:
Chi avesse creduto che la stagione dell’oscurantismo e del cilicio, sotto la falsa rappresentazione: un tempo di “Dio lo Vuole” oggi, “l’Europa lo vuole”, sarebbe terminata con le elezioni di febbraio è stato puntualmente smentito.
Il Dott. Enrico Letta che appena terminato gli studi universitari è stato eletto Presidente dei Giovani Democristiani europei, si è contraddistinto, ieri, per aver battuto tutti i record anagrafici di occupazione delle funzioni pubbliche, oggi, in perfetta armonia con la “stagione dell’amore” e la reviviscenza del vecchio governo in termini di coalizione di maggioranza dal punto di vista formale, e di imputazione dello stesso centro di potere, dal punto di vista sostanziale, per la continuazione del lento lavorio di logoramento delle strutture e dei principi democratici e repubblicani.
Non solo nel periodo di tempo che ci separa dal suo insediamento nulla ha fatto per aumentare l’occupazione, attenuare la crisi economica del Paese e quella dei suoi cittadini ma ha licenziato una serie di provvedimenti che ad una lettura superficiale potrebbero essere definiti raffazzonati o quanto meno inutili mentre invece nascondono una precisa linea politica cinica e brutale di asservimento delle masse e di creazione di una sudditanza psicologica e subalternità sociale, economica e politica della plebe. La differenza fra destra e sinistra nel nostro Paese è presto detta, la destra cura e tutela interessi individuali, la sinistra interessi di gruppi organizzati, nessuno l’interesse pubblico.
Inizia con un Decreto (DPCM) atto amministrativo che è funzionale all’esecuzione della legge, con la creazione del comitato dei 35 saggi al quale è demandato il compito di realizzare un documento comune sulle modifiche costituzionali relative al bicameralismo, forma di Stato e di Governo. Ma dimenticando che non esiste alcuna legge che istituisca tale organo indi l’atto è viziato da abuso di potere. Secondo ,avere un paese dove i saggi aumentano da 10 a 35 fa ben sperare sul proprio futuro, vista la scarsità di altre materie ma la sovrabbondanza di menti, anche se non si comprende da quale albo siano stati scelti, visto che non esiste, possiamo infatti affermare che la chiamata diretta non vale per i subalterni che devono sottostare alle regole del pubblico concorso, almeno per quei poveri diavoli che ancora credono di vivere in una repubblica, mentre per i posti che contano le regole non valgono, basta essere amico degli amici. Infatti le nomine riflettono in maniera pedissequa le anime e correnti presenti nei tre partiti che sostengono il presente Governo, ivi inclusa la corrente del c.d. renziani, altro lottizzatore di aree pubbliche.
Poi non pago di quanto fatto licenzia un Disegno di Legge costituzionale, incostituzionale, perché la Corte Costituzionale con le sentenze n. 146/88 e 2/2004 ha stabilito che la revisione pur se approvata a maggioranza dei 2/3 del parlamento ai sensi dell’art. 138 Cost. non può violare i principi supremi dell’ordinamento costituzionali, ovvero non sono ammissibili riforme complessive, come stabilito nel disegno di legge, non può essere modificata la forma repubblicana e il principio della democrazia rappresentativa e parlamentare, come invece si prefigge il governo. Anzi già il pareggio di bilancio è incostituzionale perché incide sui diritti inviolabili dell’uomo che vengono compressi e compromessi a scapito della ragioneria dello Stato, ovvero la perfetta negazione di quello che afferma la Carta. Che in nessuna sua parte parla di soldi, denaro o altri generi o strumenti di scambio.
Ciliegina sulla torta il c.d. “decreto del fare”. Anche questa volta chi avesse creduto che la stagione autoreferenziale di agitare slogan appellando in vario modo provvedimenti che in democrazia devono avere solo un numero e una data, è rimasto deluso.
Dopo Salva Italia, Cresci Italia, “alzati e cammina” abbiamo il decreto del fare come se i decreti fossero invece categorie dello spirito.
Ebbene tale decreto fa solo il gioco delle tre carte, non crea un solo nuovo posto di lavoro, ma la gravità è tutta in una frase ed in un istituto reintrodotto.
La frase è: “nel caso in cui le acque di falda contaminate determinano una situazione di rischio sanitario, oltre all’eliminazione della fonte di contaminazione ove possibile ed economicamente sostenibile, devono essere adottate misure di attenuazione della diffusione della contaminazione. Ove possibile ma soprattutto economicamente sostenibile, ovvero se non ci sono i soldi, se la spesa è eccessiva (rispetto a che cosa?) le falde inquinate e la contaminazione potrà proseguire. Come ha detto Monti: dall’Emilia in poi qualsiasi altro terremoto i danni se li pagheranno i terremotati stessi. Ancora a dire lo Stato non esiste, come in Grecia che chiude la televisione pubblica ed in Turchia dove vengono arrestati gli avvocati che difendono chi protesta, ed i medici che li soccorrono, oltre a multare i giornalisti che riprendono le manifestazioni. Cari lettori se pensavate di essere ancora in sistemi democratici dimenticatevelo. Last but not least, ultimo ma non per ultimo, la reintroduzione della mediazione obbligatoria. Foglia di fico per nascondere il vero problema della giustizia italiana, non malata ed ingolfata ma inesistente. La verità è che in Italia la giustizia non esiste. Come può uno stato permettere che la maggioranza dei giovani sia senza lavoro, senza speranza, senza casa, senza diritto alla salute, senza istruzione, senza pensione, come può capitare che emerga per testo normativo una categoria sociale quella degli esodati (termine mutuato dalla storia ebraica) senza né stipendio, né pensione. Come può accadere che cose pubbliche, ovvero di tutti, possano essere svalutate e poi regalate ai privati. Invece di aumentare le spese per la giustizia si privatizza o si elimina. La privatizzazione subdola con la gestione del filtro all’accesso a società che hanno per oggetto sociale il profitto e non la giustizia. L’eliminazione, con il cambiamento del quadro normativo, l’abolizione dei diritti dei cittadini, l’aumento esponenziale del contributo unificato per scoraggiare chiunque ad entrare in un ufficio giudiziario, l’eliminazione dell’Appello e della Cassazione con il filtro sommario sulla base della palla di cristallo, ha determinato in realtà la repressione della domanda di giustizia. Prendendo a base i “loro” termini di paragone, ovvero i concetti del mercato l’abbassamento della curva della domanda con contestuale abbassamento della curva dell’offerta, dovuta alla soppressione degli uffici giudiziari, alla mancanza di funzionari di cancelleria, ufficiale giudiziari e magistrati, determina una ingiustizia assoluta. Questo si incastra alla perfezione nel disegno di nuovo modello sociale, culturale, economi e politico, ovvero il sistema feudale.
Il Segretario Regionale del Sindacato avvocati Calabria
Carlo Paduano