Editoriale di Caterina Sorbara
Il silenzio è il canto dell’anima
Editoriale di Caterina Sorbara
Nel silenzio l’anima canta una canzone fatta di parole non pronunciate, le più belle,parole che nascono nel profondo del nostro cuore.
Il silenzio è amico delle Muse.
E’ nel silenzio che gli scrittori, i poeti, i pittori e tutti gli artisti, creano le loro opere.
Nel silenzio delle nostre chiese, cerchiamo l’infinito, per confidargli le nostre pene, le nostre angosce o forse, per sentirci per un attimo parte di Lui, dell’eternità.
Nel silenzio dei nostri dolori, lasciamo che le nostre lacrime, danzino sui nostri visi.
Nel silenzio della notte disegniamo con la polvere delle stelle il volto del nostro amato per presentarlo a Selene, regina incontrastata del cielo.
Prezioso e caro è il silenzio.
Ma c’è un altro silenzio, un silenzio che fa paura, che non è nostro amico.
Il silenzio dell’illegalità, quanti soprusi, abusi e altro avvengono protetti dal silenzio.
C’è il silenzio imposto che avvolge tutto e tutti come una fitta nebbia , impedendo i movimenti, la voce, l’espressione.
Il silenzio che avvolge la Calabria e in particolare i paesi della Piana del Tauro, ammorbando l’aria, togliendo il respiro.
Un silenzio che fa male, un silenzio che genera una sottile omertà, mentre tutto intorno , va a rotoli e…poi , quando qualcuno o qualcosa sembra cambiare, voltare pagina, non c’è da rallegrarsi.
“Si cambia tutto per non cambiare niente”.
E il mondo avvolto nella nebbia del silenzio, continua a scorrere allo stesso modo, senza cambiamenti.
Da qualche mese è nata un’assurda polemica sui Bronzi di Riace che, a parere di molti dovrebbero “andare” all’Expo di Milano.
Tutti parlano, parlano e parlano. Non vorrei che “nel silenzio” i Bronzi “arrivino” a Milano.
Sarebbe un’altra pugnalata alla Calabria ( dovrebbero essere i visitatori dell’Expo a venire in Calabria), un’altra pugnalata sferrata in rigoroso silenzio….