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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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Il senatore Caridi chiede la rimozione di Moretti da amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato

Il senatore Caridi chiede la rimozione di Moretti da amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato

Attraverso una mozione, sottoscritta da 24 firmatari, il membro della commissione Industria al Senato, chiede al Governo di mettere in campo “interventi urgenti mirati a rilanciare il trasporto su ferro, strategico per risollevare economia italiana”

Il senatore Caridi chiede la rimozione di Moretti da amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato

Attraverso una mozione, sottoscritta da 24 firmatari, il membro della commissione Industria al Senato, chiede al Governo di mettere in campo “interventi urgenti mirati a rilanciare il trasporto su ferro, strategico per risollevare economia italiana”

 

 

Senatore Caridi chiede con forza al Governo la rimozione di Moretti, in considerazione della politica aziendale fallimentare adottata da Trenitalia in un momento storico caratterizzato da una congiuntura economica debole.
Questo, in sintesi, il contenuto della mozione presentata da Antonio Caridi, membro della commissione Industria al Senato e sottoscritta da 24 firmatari, in cui viene richiesto al Governo di mettere in campo “interventi urgenti mirati a rilanciare il trasporto su ferro, strategico per risollevare economia italiana”. Tra le soluzioni prospettate quella di “valutare l’opportunità di attivarsi per rimuovere i vertici di Trenitalia e di RFI vista l’inconsistenza della politica aziendale adottata in un momento storico così delicato, e viste le notevoli difficoltà del settore e della particolare congiuntura economica e i disservizi creati in favore degli utenti”.
Il Senatore Caridi ha alzato il livello di attenzione su una problematica particolarmente avvertita che è oggetto di varie iniziative anche da parte del governo regionale guidato dal Presidente Scopelliti.
“Il diritto alla mobilità dei passeggeri del trasporto ferroviario deve essere garantito con servizi che devono ‘viaggiare’ sullo stesso binario in tutto il Paese, assicurando agli utenti la puntualità del treno, un rapporto qualità/prezzo competitivo e l’ottimizzazione di una copertura capillare su tutto il territorio italiano Esiste, invece, una differenza notevole tra i tempi di percorrenza dei treni che viaggiano al Nord rispetto a quelli da e per il Mezzogiorno che va di pari passo con le tariffe alle stelle dei biglietti. Fattore, quest’ultimo, che paralizza le attività produttive e ha un incidenza negativa sul trend dei trasfertisti che optano per altri mezzi di trasporto pubblico o privato”.
La mozione, inoltre, rileva come “vengono isolate definitivamente le regioni meridionali dai principali flussi di traffico e dai sicuri processi virtuosi di crescita, lasciando in disparte una popolazione che, considerando soltanto le regioni Basilicata-Calabria-Sicilia, conta oltre 7,5 milioni di persone”.
I firmatari segnalano ancora che la politica di riduzione degli investimenti avviata da Ferrovie dello Stato Italiane spa ha portato alla soppressione di numerose corse in favore delle migliaia di pendolari utenti che utilizzano i servizi ferroviari quotidianamente e “nonostante i numerosi appelli ai vertici del gruppo Ferrovie dello Stato italiane spa, la situazione di disservizio continua a persistere con evidenti ricadute negative che gravano sugli utenti”.
Il senatore Caridi e gli altri sottoscrittori evidenziano ancora che “una situazione di così grave crisi impone di studiare interventi immediati che siano in grado di produrre effetti a breve termine per rilanciare un settore così strategico” anche perché “il grado di civiltà di un Paese dipende in larga parte dalla qualità della dotazione infrastrutturale inerente, in particolare, il settore dei trasporti, e dalla sua diffusione capillare sul territorio”.
Per queste ragioni la mozione chiede misure urgenti “volte a ridurre il gap del Meridione nei confronti del resto d’Italia nel settore dei trasporti, in particolare di quello ferroviario”.
Inoltre viene chiesto al Governo di migliorare i livelli dei servizi di Trenitalia, valutando la possibilità di azzerarne la dirigenza, unitamente all’adozione di apposite misure finalizzate a superare questi gravi e discriminatori tagli effettuati da RFI. Così operando si produrrebbe anche il risultato di aumentare la competitività del sistema produttivo locale, un obiettivo al quale il Senatore Caridi guarda da sempre con impegno e determinazione, anche per consentire alle regioni meridionali di colmare il divario socio-economico che le separa dal resto del Paese.