Porto di Gioioa Tauro, il Sul la pensa diversamente dalla CGIL

Il Referendum che si sta svolgendo in Mct segna l’inizio di una nuova storia

Porto di Gioia Tauro, il Sul la pensa diversamente dalla CGIL 

Il Referendum che si sta svolgendo in MCT segna l’inizio di una nuova storia. Anche se i sindacati firmatari dell’accordo messo al vaglio dei lavoratori non hanno permesso a chi è per il No all’accordo di partecipare al seggio, per pretendere la massima trasparenza e non permettere che si potesse leggere come una resa, i rappresentanti del SUL si sono organizzati a presenziare alle operazioni di voto. Questo sacrificio, fatto in nome della trasparenza, sembra aver dato fastidio a chi, debole per contenuti, pensava che si potesse gestire il referendum come una cosa intima dal risultato scontato. Ci dispiace, ma questa non è democrazia e trasparenza e non lo è di più se nella notte non verrà sigillata e messa in un luogo sicuro l’urna del voto. Pensiamo che le ragioni del No sovrastano ampiamente la posizione del si e non escludiamo, qualora se ne ravvisasse la necessità, di organizzare un Referendum alternativo. La difesa delle proprie idee è segno di coraggio e libertà, chi ha paura di confrontarsi già lui stesso pensa che le sue idee siano perdenti. Il NO a questo referendum farà chiarezza una volta per tutte su quello che realmente vogliono i lavoratori.

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