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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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Il presidente della Comunità montana “Versante dello Stretto” scrive all’assessore regionale Trematerra

In merito alla missiva con la quale lo stesso assessore invitava i Presidenti ad attenersi strettamente alla pura e semplice gestione ordinaria. Dopo 15 giorni però Nino Micari non ha ancora ottenuto nessuna risposta

Il presidente della Comunità montana “Versante dello Stretto” scrive all’assessore regionale Trematerra

In merito alla missiva con la quale lo stesso assessore invitava i Presidenti ad attenersi strettamente alla pura e semplice gestione ordinaria. Dopo 15 giorni però Nino Micari non ha ancora ottenuto nessuna risposta

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Un montanaro (Nino Micari, Presidente della Comunità Montana “Versante dello Stretto”) chiama il superiore On. Michele Trematerra, Assessore Regionale all’Agricoltura e Forestazione, ma egli non risponde perché sicuramente impegnato in compiti istituzionali di alta borghesia. Evidentemente vuole evitare di avere ogni contatto con i Presidenti delle Comunità Montane anche se gli vengono posti problemi di primaria importanza per i territori montani.
Alla sua lettera del 14 maggio scorso con la quale invitava i Presidenti ad attenersi strettamente alla pura e semplice gestione ordinaria e perciò inibendo ogni “maggiore ed ulteriore attività”, lo scrivente, nella qualità di Presidente della Comunità Montana “Versante dello Stretto”, poneva alla Sua attenzione una serie di problematiche su rilevanti attività in corso di gestione chiedendo se tali azioni rientrassero nell’ordinaria amministrazione, quindi per i quali era possibile procedere, oppure se dovevano essere sospesi ulteriori fasi gestionali.
A ciò, dopo quasi 15 giorni, si registra il più assoluto silenzio incurante dei danni provocati ai territori montani.

IL PRESIDENTE
Antonino Micari

ECCO LA LETTERA SENZA RISPOSTA

Prot. 424 Reggio Calabria 27.05.2013

On. Michele Trematerra
Assessore Regionale
Agricoltura e Foreste
Catanzaro

Con la nota del 14 maggio 2013 la S.V., anticipando l’attuazione della Legge istitutiva dell’azienda Calabria Verde, ha disposto che i Presidenti delle Comunità Montane devono esimersi dal compiere “maggiori ed ulteriori attività” che non siano strettamente inerenti alla pura e semplice gestione ordinaria.
A tal proposito Le evidenzio che in atto la Comunità Montana “Versante dello Stretto” era impegnata a svolgere attività amministrativa in merito ai seguenti problemi:
1) PISL Area dello Stretto denominato “L’Aspromonte a portata di … mare: Itinerario turistico tra le terrazze sullo stretto”, quale componente del partenariato di progetto in cui vi erano anche opere intestate direttamente alla Comunità Montana;
2) Gestione e coordinamento opere inserite nel PIAR I annualità, in corso di realizzazione da parte dei vari enti locali associati in partenariato;
3) Gestione del procedimento, nella qualità di capofila, della II annualità del PIAR;
4) Gestione, nella qualità di capofila, del PLL (Piano Locale per il Lavoro) in corso di esame presso il competente Dipartimento regionale e che vede impegnato un progetto per circa 5.000.000 di euro e una popolazione di oltre 250.000 abitanti, compresa la città di Reggio Calabria, per l’attivazione di circa 300 nuovi posti di lavoro;
5) Gestione del Progetto Sicurezza Stradale in corso di esecuzione con la società IT (Ingegneria dei Trasporti) dell’Università di Roma con un finanziamento di circa 347.000 euro da parte del Ministero LL.PP.;
6) Gestione di mutui a totale carico del Ministero dell’Interno per una spesa complessiva di circa 1.000.000 di euro. Con tale finanziamento erano stati predisposti progetti nel territorio della Comunità Montana e sui quali era in corso il rapporto con la Cassa Depositi e Prestiti per l’attivazione dei mutui:
– Acquedotto di adduzione e distribuzione nei Piani d’Aspromonte (territorio del Comune di San Roberto).
– Strade interpoderali nei Comuni di Calanna, Cardeto, Laganadi, Montebello Ionico, Motta San Giovanni, Sant’Alessio d’Aspromonte, Santo Stefano in Aspromonte, Scilla.
Con la presente lo scrivente chiede alla S.V. di far conoscere se tali attività rientrano nell’attività ordinaria dell’ente, per cui è possibile proseguire l’azione amministrativa, o se esse rivestono carattere di “maggiori ed ulteriori attività” per cui ogni azione ulteriore debba essere interrotta. E’ del tutto evidente che in questo secondo caso la cessazione dell’azione di governo da un lato comporta intralcio al lavoro dei partenariati e dall’altro comporterà l’interruzione procedimentale con la perdita di cospicui finanziamenti dovendo ritenere che tali attività non potranno rientrare tra quelle cui sarà chiamato il prossimo Commissario liquidatore.
In attesa di doverosi chiarimenti, lo scrivente assicura che si atterrà alle disposizioni inibitorie dettate dalla S.V.
IL PRESIDENTE
per l’attività ordinaria
Prof. Antonino Micari