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Il Prc di Molochio presenta agli elettori Pasquale Iaria

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“Un operaio che da sempre si batte in questa terra difficile per la difesa dei diritti dei lavoratori”

di TERESA COSMANO

Il Prc di Molochio presenta agli elettori Pasquale Iaria

“Un operaio che da sempre si batte in questa terra difficile per la difesa dei diritti dei lavoratori”

 

In vista delle prossime elezioni amministrative per il rinnovo del Consiglio provinciale, la sezione del Partito della rifondazione comunista “Peppino Impastato” di Molochio, guidata dal segretario Massimiliano Mezzatesta, attraverso un manifesto, in attesa del pubblico comizio, ha invitato i cittadini a votare al collegio numero 4 (Molochio, Cittanova, Feroleto della Chiesa, San Giorgio Morgeto, Terranova Sappo Minulio), il molochiese Pasquale Iaria, candidato con Morabito presidente, «un operaio che da sempre si batte in questa terra difficile per la difesa dei diritti dei lavoratori, impegnato nel volontariato (è vice presidente della sezione Avis di Molochio), nelle campagne contro la privatizzazione dell’acqua o con i movimenti in difesa del territorio contro l’allargamento del rigassificatore di Rizziconi».

«Oggi più che mai – si legge nel manifesto – è necessario organizzare una resistenza forte agli attacchi del governo Berlusconi e del governatore della Calabria Scopelliti alle condizioni di vita dei calabresi, che stanno facendo sprofondare la nostra terra in una povertà assoluta. A causa del federalismo voluto dalla Lega verranno tagliati tra il 40% e il 50% dei trasferimenti economici dallo Stato alle regioni e agli enti locali. Ciò si sta traducendo in chiusure di scuole e ospedali (il piano Scopelliti prevede la chiusura di ben 6 ospedali, con 1200 posti letto in meno e riducendo di ben 100mila i ricoveri l’anno), licenziamenti nel settore della scuola (lo scorso anno sono stati tagliati circa 3.800 posti tra docenti e personale Ata e nel prossimo anno scolastico verranno sacrificate ancora oltre 1.800 cattedre e 800 posti Ata), tagli ai servizi sociali, tagli che si ripercuotono anche sulla messa in sicurezza del nostro territorio». Proprio per questi motivi, i comunisti chiedono agli elettori di «dare voce ai diritti e alle lotte, per destinare ogni risorsa all’istruzione pubblica usando qualsiasi mezzo per arginare gli effetti dei tagli del ministro Gelmini: messa in sicurezza e potenziamento degli edifici scolastici, stabilizzazione del personale precario; per la messa in sicurezza del territorio: abbiamo bisogno di piccole opere non di mega truffe come il Ponte sullo Stretto. Opere che riguardano la bonifica del territorio, la costruzione di strade e il rifacimento di quelle esistenti affinché sia garantita la sicurezza di chi si deve spostare da un paese all’altro per motivi di studio, lavoro o di cura; per un ambiente pulito come tutela della salute: contro qualsiasi termovalorizzatore, come quello di Gioia Tauro, per un nuovo piano di gestione dei rifiuti. L’unica alternativa all’incenerimento dei rifiuti è la raccolta differenziata porta a porta che passi attraverso la riduzione, il recupero, il riutilizzo, il riciclaggio dei materiali determinando la riduzione sostanziale della Tarsu, la tassa sui rifiuti solidi urbani: creando apposite catene di gestione dello smaltimento dei rifiuti che, a differenza dell’inceneritore, possano anche garantire la creazione di posti di lavoro ed un conseguente sviluppo dell’area».

 

t.cosmano@approdonews.it

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