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Il Ministro firma il decreto, salvi in Calabria 32 uffici dei giudici di pace

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Erano stati soppressi nell’ambito della riforma ma ora il Guardasigilli ha accolto 285 delle 297 istanze presentate dagli enti locali che si impegnano a mantenere a loro cura e spese le sedi giudiziari

# Magorno: “Mantenimento giudici di pace bella notizia”

Il Ministro firma il decreto, salvi in Calabria 32 uffici dei giudici di pace

Erano stati soppressi nell’ambito della riforma ma ora il Guardasigilli ha accolto 285 delle 297 istanze presentate dagli enti locali che si impegnano a mantenere a loro cura e spese le sedi giudiziari

 

 

Il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha firmato il decreto che dispone il mantenimento di 285 uffici del giudice di pace sui 667 che erano stati soppressi in tutta Italia a seguito della recente riforma delle circoscrizioni giudiziarie. Sono state dunque accolte quasi integralmente le 297 istanze formulate dagli enti locali che si impegnano a mantenere a loro cura e spese gli uffici giudiziari di prossimità nei loro territori. E più del 10 per cento – 32 in tutto – sono in Calabria.

In provincia di Cosenza si tratta degli uffici di Campana, Cariati, Cassano, Corigliano, Lungro, Oriolo, San Sosti, Spezzano Albanese, Trebisacce, Acri, Montalto Uffugo, Rogliano, San Giovanni in Fiore, San Marco Argentano, Spezzano Sila, Belvedere, Scalea. In provincia di Catanzaro sono stati salvati Badolato, Borgia, Chiaravalle Centrale, Squillace. Nel Vibonese resistono Nicotera e Serra San Bruno e nel Crotonese Cirò e Petilia Policastro. In provincia di Reggio Calabria, infine, Caulonia, Stilo, Cinquefrondi, Laureana, Oppido, Sinopoli e Taurianova.

“Si tratta di un’ulteriore razionalizzazione collegata all’attuazione della nuova geografia giudiziaria” ha sottolineato il guardasigilli.

“Dopo una articolata istruttoria – ha continuato Orlando – si è introdotta così un’innovativa modalità di funzionamento degli uffici del giudice di pace con un coinvolgimento diretto nella gestione del servizio giustizia da parte dei comuni interessati, che si faranno carico del reperimento del personale di cancelleria e dei necessari investimenti economici”.

Al momento dell’entrata in vigore del decreto, diventerà definitiva la soppressione degli uffici del Giudice di Pace che non rientrano nell’elenco delle richieste accolte. Queste chiusure consentiranno in tempi brevi di recuperare personale da impiegare negli uffici giudiziari che risultino maggiormente in sofferenza dopo l’entrata in vigore della riforma.