L’economista si candida a “ministro della Calabria”

di TERESA COSMANO

Il ministro Brunetta fa tappa a Taurianova

L’economista si candida a “ministro della Calabria”

Ha fatto tappa anche a Taurianova il tour elettorale in Calabria del ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta. L’economista, durante la sua visita a sostegno del candidato a sindaco Francesco Leva, del candidato al consiglio provinciale Rocco Biasi, che ha moderato l’incontro, e del candidato alla presidenza della Provincia Giuseppe Raffa, ha affermato: «In questo periodo di nomine di nuovi sottosegretari e viceministri io voglio annunciarvi il nome del nuovo ministro della Calabria, che si chiama Renato Brunetta e sono io».

«Le campagne elettorali – ha aggiunto il ministro – sono sempre momenti straordinari, dove i candidati si presentano, poi si vota, c’è l’elezione e tutto finisce lì. Io però non amo la retorica delle campagne elettorali e voglio fare una cosa anomala. Mi candido a ministro di questa terra per cercare di valorizzarne le risorse. Questa è una terra che ha bisogno di attenzioni ed io mi impegno per cercare di risolvere tutte le problematiche che mi sottoporrete. Vi prometto risposte veloci e soluzioni puntuali». Il ministro si è quindi impegnato a chiedere la convocazione di un tavolo con il ministro Matteoli per risolvere i problemi di Gioia Tauro, promettendo di essere «il portavoce dei calabresi al Consiglio dei Ministri».

«Quindici anni fa – ha poi raccontato Brunetta –  da buon veneziano intriso di cultura austroungarica, ho scritto un libro dal titolo “Sud”, che ho ripubblicato l’anno scorso. Ebbene io non voglio solo scrivere libri, ma realizzare le idee contenute in quel libro e voglio cominciare a farlo proprio partendo dal Sud più difficile. E se ce la faccio il risultato sarà strabiliante. La mia prossima visita nella vostra terra,  non sarà per una campagna elettorale, ma per inaugurare le opere».

«Se mi darete una mano – ha concluso – vi dimostrerò cosa posso fare. Voglio puntare su merito, trasparenza, cultura, nuove tecnologie, università e azzeramento della burocrazia, inoltre occorre corredare la pressione fiscale e burocratica alle dimensioni delle imprese, fare le grandi opere in pochi anni e se è necessario anche con i commissari ad acta, come fanno in Cina, da cui sono appena tornato. Occorre abbandonare l’alibi della presenza della ‘ndrangheta perché in alcune circostanze i ritardi nelle opere pubbliche sono costituiti dalle cattive imprese e dalla cattiva burocrazia. Io dirò queste cose nel prossimo Consiglio dei Ministri come nuovo ministro della Calabria».

Visibilmente emozionato, il candidato Leva ha ringraziato il ministro per la sua presenza, sottolineando la stima che nutre nei suoi confronti, essendo «il ministro del fare e non del chiacchierare». «Ed io proprio su questi principi – ha continuato Leva – che voglio basare la mia amministrazione. Realizzeremo nell’immediatezza un Psc per lo sviluppo della nostra comunità. Punteremo sull’agricoltura e sull’agriturismo, ponendo maggiore attenzione ai diversamente abili e per far questo mi avvarrò dell’esperienza di Biasi». Presenti all’incontro anche il capogruppo del Pdl in seno al Consiglio regionale, Luigi Fedele e  Nino Foti, coordinatore provinciale del Pdl.

t.cosmano@approdonews.it