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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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Il M5S propone l’adozione della carta di Pisa per la prossima tornata elettorale Questo codice etico nasce per rafforzare la trasparenza e la legalità nella pubblica amministrazione

Il M5S propone l’adozione della carta di Pisa per la prossima tornata elettorale Questo codice etico nasce per rafforzare la trasparenza e la legalità nella pubblica amministrazione
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Il portavoce del Movimento 5 Stelle reggino propone come primo atto concreto l’adozione della carta di Pisa da parte di tutte le forze politiche in campo in questa tornata elettorale. Al Movimento interessano poco le promesse di rinunciare ai propri compensi come quelle avanzate dal candidato consigliere Giuseppe Strangio qualora dovesse essere eletto, anche perchè, in coerenza con quanto oggi asserisce, dovrebbe restituirne molti altri percepiti come consulente della Regione Calabria. Il portavoce dei pentastellati afferma che “per amministrare la nostra città è necessario un impegno politico, tecnico, professionale e sociale che deve, nel rispetto dei cittadini e nell’assunzione piena delle responsabilità, essere remunerato. Non sono le briciole a risanare un bilancio e queste offerte, che considero offensive nei confronti di chi non ha ne un lavoro ne un reddito, sarebbe meglio non avanzarle. Serve a poco vestire questo “saio francescano del XXI secolo”, già strumentalizzato da altri e in precedenti campagne elettorali, a differenza dell’utilizzo di concreti e reali modelli da applicare alla vita politica ed amministrativa della nostra città. Se proprio il candidato vuole ed è nelle possibilità, devolva il compenso in beneficenza senza voler apparire come benefattore, nel rispettoso silenzio di chi lo percepirà. Quello che serve per ridare dignità ai cittadini è una sana politica che ristabilisca un equilibrio economico e richiami all’attenzione del bene comune la coscienza della gente. Chiediamo che la campagna elettorale non sia fatta di promesse spesso demagogiche se non inutili, ma di atti concreti da parte di tutti i candidati con l’impegno, in primis e in maniera trasversale, di presentare una mozione in Consiglio Comunale per l’adozione della “ Carta di Pisa” come codice etico nato per rafforzare la trasparenza e la legalità nella pubblica amministrazione, in particolare contro la corruzione e l’infiltrazione mafiosa”. La “Carta di Pisa”, al suo articolo 3, quello dei “principi”, afferma: “L’amministratore deve conformare la sua condotta ai doveri istituzionali di servire la Comunità con diligenza, rettitudine e trasparenza, nel rispetto dei principi del buon andamento ed imparzialità dell’Amministrazione e dei principi di disciplina ed onore nell’adempimento delle funzioni pubbliche sanciti dall’art. 54 della Costituzione. A tale fine, l’amministratore si impegna a svolgere il suo mandato evitando situazioni e comportamenti che possano nuocere agli interessi o all’immagine della Pubblica Amministrazione». Nello specifico, questo codice etico impegna l’amministratore e le sue articolazioni politiche ed amministrativo-burocratiche a promuove la trasparenza su atti ed informazioni attraverso il diritto d’accesso e sul patrimonio personale mediante pubblicazione sul sito dell’amministrazione di elementi come reddito ed incarichi; impone divieti su regali, clientelismo, conflitti d’interessi, cumuli di mandati e cariche, esercizio delle competenze discrezionali; regolamenta il finanziamento dell’attività politica attraverso il “no” a sostegni o finanziamenti irregolari o non dichiarati diretti ed indiretti dell’attività politico-amministrativa e il “sì” alla resa pubblica a cadenza annuale le fonti. Inoltre, spinge ad un rapporto di collaborazione e fiducia tra cittadini ed amministrazione; ad imparzialità e trasparenza; al rispetto di idee ed opinioni e della libertà d’espressione; alla partecipazione popolare alla vita amministrativa; alla rendicontazione dell’attività con cadenza almeno annuale e alla descrizione della corrispondenza rispetto agli obiettivi assunti. Ancora, promuove la risposta alle ragionevoli richieste dei cittadini rispetto allo svolgimento delle mansioni e a favorire trasparenza dei servizi; la considerazione di merito e competenza nel reclutamento e nella promozione del personale e alla riduzione al necessario dei consulenti esterni; l’adesione alla Carta come precondizione per la nomina in enti, consorzi o altre simili realtà amministrative; la disponibilità sincera e completa ad ogni richiesta ragionevole dei mezzi di comunicazione e all’informazione su settori di competenza dell’amministrazione. Infine, chiede, in caso di rinvio a giudizio o di misure di prevenzione personale o patrimoniale per corruzione, concussione, mafia, estorsione, riciclaggio, traffico illecito di rifiuti ed ogni fattispecie all’articolo 1 del Codice di autoregolamentazione della Commissione antimafia, l’impegno alle dimissioni o alla rimessa del mandato.
“Noi faremo battaglia sul tema della trasparenza e della legalità con l’auspicio che la coralità del riconoscimento di questo forte impegno nei confronti dei valori espressi della Carta di Pisa, si trasformi in un voto unanime in Consiglio Comunale” conclude Giordano.