“Il Governo non può snobbare il Porto di Gioia Tauro”
Gen 10, 2019 - redazione
The roll-on/roll-off and container ship MV Cape Ray (T-AKR 9679) enters the Medcenter Container Terminal in Gioia Tauro, Italy, July 1, 2014, to receive cargo containing specific chemical agents from the Danish-owned roll-on/roll-off freighter MV Ark Futura. The U.S. government-owned MV Cape Ray was modified and deployed to the eastern Mediterranean Sea to dispose of Syrian chemical agents in accordance with terms Syria agreed to in late 2013. (U.S. Navy photo by Mass Communication Seaman Desmond Parks/Released)
Gioia Tauro – “Hanno promesso di rivoluzionare l’Italia, addirittura hanno istituito un Ministero per il Sud, eppure del Porto di Gioia Tauro si continua a parlare con eccessiva timidezza”. Esordisce così Roberto Irrera, Responsabile Provinciale di CasaPound Italia.
“Crediamo – continua – sia il caso di non aspettare la famosa ZES (zona economica speciale) come se fosse la panacea di tutti i mali, poiché i problemi del Porto di Gioia Tauro sono soprattutto di competitività infrastrutturale. Piuttosto sarebbe il momento di rompere il monopolio del gruppo Contship, cercando altri accordi ed alleanze più convenienti, e puntare soprattutto su infrastrutture ferroviarie, sull’intermodalità e sull’innovazione di processo”.
“Gioia Tauro non può permettersi altri salti nel vuoto, anzi, può e deve diventare – conclude Irrera – il fulcro della ripresa economica del Mezzogiorno. Ecco perché pensiamo che sia il momento dei fatti, piuttosto che delle chiacchiere”.