Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

Il giudice Esposito tra i testi del processo a carico del sindaco di Scalea

Citato dai difensori di Paolo Basile, arrestato per mafia, è il magistrato che ha confermato in via definitiva la condanna per evasione fiscale del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi

Il giudice Esposito tra i testi del processo a carico del sindaco di Scalea

Citato dai difensori di Paolo Basile, arrestato per mafia, è il magistrato che ha confermato in via definitiva la condanna per evasione fiscale del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi

 

CATANZARO – C’è anche il presidente di sezione di Cassazione, Antonio Esposito, il magistrato che ha confermato in via definitiva la condanna per evasione fiscale del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, tra i testi chiamati a deporre nel processo che a Paola (Cosenza) vede imputati il sindaco di Scalea Paolo Basile, l’avvocato Mario Nocito e i componenti dell’amministrazione comunale della cittadina. Il processo segue l’arresto, l’estate scorsa, dello stesso primo cittadino, del legale e dei componenti della sua giunta per associazione mafiosa. ”Tra i brogliacci delle intercettazioni, nelle trascrizioni delle conversione intercorrenti, per carità nulla di penalmente rilevante intercorse – scrive la Gazzetta – tra l’avvocato Nocito e il giudice Esposito. E tra il legale e il sindaco Basile spesso invitato a prendere parte a cene e incontri ai quali partecipava l’alto magistrato. Lo scenario? L’alto tirreno cosentino dove da sempre il presidente Esposito trascorre parte delle vacanze e dove si recava spesso anche nei fine settimana tra il 2010 e il 2012. Rapporti di estrema convivialità e confidenza legherebbero dunque il giudice di Cassazione, Nocito e Basile, tanto da avere spinto il collegio di difesa dei due imputati a richiedere la deposizione in aula del togato”. “L’avvocato Nocito – riporta ancora il quotidiano – viene indicato dal pm antimafia della Dda di Catanzaro, Vincenzo Luberto, come personaggio centrale negli intrecci (presunti) tra mafia e politica registrati a Scalea. Un’ipotesi di accusa confermata pure dal Tribunale della libertà distrettuale”. Numerose sono le conversazioni telefoniche intercorse tra il giudice Esposito e Basile e Nocito (entrambi ancora in carcere) nell’arco di un biennio, tutte agli atti dell’inchiesta denominata Plinius che ha portato al commissariamento del Comune di Scalea.