di Maria Teresa Bagalà
Giovedì 12 novembre, nella chiesa “San Pio X” di Amato di Taurianova, è stato presentato il libro di Concettina Perli “Il giovane pastore di Calabria” Nuove Edizioni Barbaro.
L’evento si è aperto con i saluti del parroco don Pino Deraco. L’editore, dott. Raffaele Leuzzi, durante il suo intervento, ha sottolineato l’importanza del momento per il grande valore che il libro assume proprio per i suoi contenuti.
A presentare il testo è stata la scrittrice Caterina Sorbara la quale nella sua relazione ha affermato << Il libro di Concettina Perli è un dolce canto dell’anima alla Calabria che fu. Concettina attraverso la storia della sua famiglia, ha tratto, da un mondo che ormai non c’è più un gran numero di memorie con una scrittura, chiara, dolce e raffinata. Leggendo il libro ci si immerge nel mondo dei pastori caro al grande Corrado Alvaro. Concettina, così come Alvaro e D’Annunzio descrive magistralmente il mondo dei pastori, Ci porta sull’incantevole Zomaro. Nel libro emerge particolarmente la figura di Giovanna, che incarna la vera donna calabrese , una donna forte come una roccia , una donna che tiene unita la famiglia, perché è sempre e comunque la donna che porta i pantaloni, che amministra e governa la casa. Anche se sembra sottomessa è la donna il vero capofamiglia. Giovanna perde il fidanzato Agostino, nella terribile disfatta di Caporetto. Non dimenticò mai il suo primo amore e, qualche anno più tardi, chiamò Agostino il suo bambino. Concettina ci fa ripercorrere le viuzze della nobile Cittanova dell’epoca, i suoi Palazzi antichi , le botteghe artigianali , le sue chiese. Suggestiva l’immagine di Vacale che, diventa il luogo dell’anima. E poi la nostra piccola Amato, il ricordo dei marchesi Gagliardi che vivevano a Roma e tornavano ad Amato all’inizio della primavera. E veniamo alla tematica centrale del libro : l’emigrazione che interessa la Calabria fra l’800 e il 900. In questo arco di tempo intere famiglie, spinte dalla miseria e dall’oppressione dei signorotti, emigravano in terre lontane alla ricerca di un futuro migliore. Una volta arrivati, facevano i lavori più umili e, piano piano con grandi sacrifici, riuscivano a migliorare, a cambiare la loro posizione sociale. Oggi molti dei nostri emigrati occupano posti di prestigio, e si sono distinti in svariati campi. Bellissimo è il racconto del padre di Giovanna che parte per Buonos Aires in Argentina. Lo zio Carmelo che manda da New York, una magnifica parure d’oro, per il matrimonio. La stessa famiglia di Concettina lascia la Calabria per la Francia, alla ricerca di un futuro migliore>>.
Infine la Sorbara ha concluso <>.
Emozionatissima l’autrice del libro che, dopo aver regalato alla chiesa di Amato un quadro che raffigura il miracolo dello storpio, ha sottolineato il suo amore per la Calabria.
Tanta le persone presenti alla presentazione di questo testo che parla della nostra terra e della nostra gente.