Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), SABATO 27 APRILE 2024

Torna su

Torna su

 
 

“Il dono iniziatore di senso, di relazione e di polis” Questo il tema dell'incontro con don Giacomo Panizza, tenutosi ieri a Lamezia Terme

“Il dono iniziatore di senso, di relazione e di polis” Questo il tema dell'incontro con don Giacomo Panizza, tenutosi ieri a Lamezia Terme
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Bellissimo l’incontro con don Giacomo Panizza dal titolo “Il dono iniziatore di senso, di relazione e di polis” che si è svolto ieri a Lamezia Terme organizzato dall’associazione Theodora nell’ambito del progetto Green Factory. Il noto sacerdote, sociologo e scrittore ha incantato i presenti affrontando il tema del dono e la sua origine antropologica e culturale e fornendo delle linee guida in cui ognuno può incasellare la propria esperienza. “Il dono non dipende dalla persona, è una componente culturale comune a tutti i popoli in molte delle sue manifestazioni. Non è il regalo di compleanno, è qualcosa di grandioso”. Dare, ricevere, contraccambiare sono le componenti fondamentali ma perché il dono sia tale ed “iniziatore di senso, di relazione e di polis” deve essere libero, deve avvenire in modo disinteressato e diventare debito o credito solo se l’altro vuole. Forte il richiamo alle culture del Mediterrraneo che prevede il dono incondizionato, nonostante a volte la sua degenerazione sotto varie forme come ad esempio nei rituali della mafia. Insieme a don Panizza hanno dato il loro apporto all’interessante dibattito la professoressa Michela Cimmino, che ha parlato in particolare della sua esperienza di “dono” nella scuola, come valore universale da trasmettere ai giovani. L’artista Manuelita Iacopetta, presidente dell’associazione Theodora, ha invece parlato del dono, come indicato nel titolo, iniziatore di polis e quindi azione fondamentale per dare avvio a buone relazioni umane. A questo proposito la prof.ssa Iacopetta, nell’ambito del progetto Green Factory che è volto a promuovere uno stile di vita sostenibile nel rispetto delle persone e della natura, ha lanciato l’idea del Borgo Felice, un sogno (ma realizzabile) che prevede case in pietra e materiali naturali, verde che tutela la la biodiversità locale, tutte le energie sfruttate alternative ed ecosostenibili, allevamento di api e farfalle, il tutto incentrato sulla persona. “Vedo un gruppo di persone che da avvio a un processo di trasformazione e di miglioramento della qualità della vita della comunità che renda attraente e “bello” vivere e lavorare sul territorio,” ha dichiarato Iacopetta “Penso che il Dono è anche e soprattutto compiere scelte volte al bene comune e alle future generazioni”.