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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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Il coraggio non passa attraverso i proclami Editoriale di Maurizio Compagnone

Il coraggio non passa attraverso i proclami Editoriale di Maurizio Compagnone
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Pristina: Mentre In Italia c’è chi usa i media per annunciare grandi proclami sulle
Riforme che il suo governo intende fare nell’amministrazione pubblica, rimaste sempre
sulla carta, dall’altra parte dell’Adriatico il giovane Premier Vucic marcia spedito
verso quelle riforme necessarie allo sviluppo della Serbia.
In Italia gli investitori fuggono a causa di una burocrazia lenta, la stessa burocrazia
forse anche più complessa che Vucic ha trovato nella macchina statale serba quando
ha preso in mano la guida del Paese. Le amministrazioni pubbliche, le municipalizzate,
gli enti di stato più che da amministratori, erano governati da oligarchi che gestivano
le società non negli interessi dello Stato ma nell’interesse privato.
Vucic ha smantellato questo stato di cose, ha sciolto i consigli di amministrazioni
e ha nominato nuovi manager di provata Esperienza e Capacità che il precedente esecutivo
aveva relegato in un angolo. Con il reset iniziato in luglio le società a nuova
amministrazione dopo la “purga” Vucic, hanno ripreso a produrre profitto, Vucic ha
tagliato tutti quei privilegi di cui godevano vertici e manager che non avevano disdegnato
di tagliarsi nonostante il profondo rosso in cui versavano gli enti pubblici da
loro amministrati.
La “vuciterapia” sta dando ottimi risultati, le metastasi che si stavano espandendo
anche alle declatorie più basse, sistema adottato dai vertici per ostacolare la
cura Vucic ovvero “meglio una mollica per tutti che una pagnotta per pochi”, non
ha raggiunto i risultati sperati. Il cassandra Vucic lo aveva previsto e per prevenire
colpi di coda dei CDA, ha proposto un benefit legato agli obiettivi raggiunti per
tutti indistintamente, uno stimolo per lavorare di più tutti, meglio e responsabilizzando
il lavoratore. Una rivoluzione per un paese in cui il lavoro era statalizzato.
Siamo all’alba di quel progetto coraggioso e rivoluzionario, che ha reso Vucic impopolare
tra l’aristocrazia politica e tra gli oligarchi, ma amato e appoggiato dal popolo
sopratutto per il coraggio avuto di esporre in TV quanto si apprestava a fare, tagli
a stipendi pubblici sopra un certo tetto per dipendenti e manager. Quella terapia
ha dato ottimi risultati, la Serbia è diventata la meta prescel
ta di
investitori stranieri e questo è stato riconosciuto dal vice premier, nonche’
Ministra dell’Amministrazione statale e comunale Kori Udovicki e dal Capo della
delegazione della Banca europea per il rinnovamento e lo sviluppo (BERS), Heinz Kaufmann.
Il percorso appena iniziato ha dichiarato il Capo delegazione BERS, sta dando grandi
risultati, “le procedure e i procedimenti amministrativi devono andare avanti ed
essere resi meno complicati”.
Il Capo delegazione BERS
Kaumann si è reso disponibile con la Banca Europea ad appoggiare e realizzare i
progetti che la Serbia intende presentare. Pristina Maurizio Compagnone

Segretario Organizzativo Nazionale
Maurizio Compagnone