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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 16 MAGGIO 2024

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“Il coraggio di chiudere il centro storico al traffico” Reggio Calabria, Giuseppe Imbalzano: "Almeno durante la Festa della Madonna della Consolazione"

“Il coraggio di chiudere il centro storico al traffico” Reggio Calabria, Giuseppe Imbalzano: "Almeno durante la Festa della Madonna della Consolazione"
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Come ogni festa patronale, Reggio si è ritrovata invasa da migliaia di
scatole di ferro, meglio conosciute come auto. La visita al quadro della
Madonna è stata sicuramente insufficiente per redimersi dai peccati
commessi, in una sola sera, alla ricerca del “sacro parcheggio”. Macchie
dell’anima aumentate quando, nell’intento di mangiare il classico panino
con la salsiccia, si rischiava di essere falciati da novelli Vettel (o
anziani Lauda) intenti, anche loro, nel trovare il “sacro parcheggio” di
cui sopra.Mi chiedo, e Vi chiedo, come mai il centro storico non viene
chiuso al traffico, almeno il sabato e il martedì delle festività mariane,
con il conseguente potenziamento dei servizi di trasporto pubblico? I
costi, tra l’altro, non sarebbero nemmeno eccessivi, rapportati ai benefici
che ciò produce (riduzione improperi, diminuzione degli inquinanti o almeno
limitazione a quelli provenienti da “caddare” o griglie, minor stress da
parte della popolazione).Facciamo due conti e pensiamo ad un servizio di
trasporto pubblico misto gomma/ferro. Partiamo dai bus, considerando un
costo standard del servizio urbano di 4,25 €/km (dati ASSTRA, in realtà il
contratto ATAM-Regione prevede un costo standard intorno ai 3€/km), avere
un servizio da cinquantaquattro (54) corse, equivalente ad una corsa ogni
quindici minuti dalle 19 alle 3 tra Botteghelle e Pentimele, ci costerebbe
quasi 2000€ (qualche euretto lo si potrebbe risparmiare rimodulando i
servizi esistenti). Altro servizio potrebbe essere studiato tra
CEDIR-Stazione Centrale-Ospedale o San Brunello. Naturalmente, i capolinea
sono pensati in corrispondenza di svincoli autostradali o aree parcheggio
più o meno definite.Passiamo ora al servizio ferroviario, via più rapida
per collegare zone come Melito o Villa ma con costi standard più elevati,
parliamo di 13 €/km. Per un servizio ferroviario tra Melito e Villa S.G.,
con 7 coppie di treni concentrate negli orari di flusso/deflusso, la spesa
sarebbe intorno agli 8.000€. Si potrebbe scendere a 4.500€ attestando il
capolinea sud a Pellaro. Volendo inserire un sovrapprezzo alle tariffe
standard appena citate, l’impegno di spesa sarebbe intorno ai 15.000€ al
giorno, per un totale di 30.000€, considerando che il servizio potrebbe
essere attivato esclusivamente per i giorni di maggiore afflusso, ossia il
sabato e il martedì delle festività.Certo, per finanziare tutto questo
dovremmo rinunciare a qualcosa o spendere meglio ciò che abbiamo, magari
togliendo un po’ di soldi all’intrattenimento o facendo pagare
l’occupazione suolo agli abusivi. Naturalmente quest’ultima è solo una
provocazione, ma nemmeno tanto. Comunque, fatti questi dovuti sacrifici e
con un servizio di trasporto pubblico adeguato, pensiamo ai vantaggi che ne
deriverebbero per l’ambiente e per le nostre anime.Oggi e sempre, W Maria.*

*Giuseppe Imbalzano*

*Cittadino e Presidente dell’Associazione Pendolari Reggini