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Il Consiglio comunale di Cassano All’Ionio ha approvato all’unanimità un importante ordine del giorno

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Con il quale si denuncia la difficile situazione della sanità nel territorio

Il Consiglio comunale di Cassano All’Ionio ha approvato all’unanimità un importante ordine del giorno

Con il quale si denuncia la difficile situazione della sanità nel territorio

 

 

Il Consiglio comunale di Cassano All’ionio nella seduta di ieri ha approvato all’unanimità, un importante ordine del giorno, presentato dal gruppo consiliare di centrosinistra e sostenuto dal Sindaco Giovanni Papasso, con il quale si denuncia la difficile situazione della sanità nell’Alto Jonio cosentino, resa ancor più grave dalle ultime determinazioni dell’Asp di Cosenza. Nonostante l’ora tarda, infatti, il Sindaco Giovanni Papasso sulla questione ha fatto un lungo ed appassionato intervento, spiegando come: “Nell’Alto Jonio cosentino, ovvero nella Piana di Sibari sia a rischio la qualità dell’offerta sanitari. Una situazione non più tollerabile – ha spiegato ancora il Sindaco – poiché nella Sibaritide la questione sta sempre più assumendo il carattere dell’emergenza, con grave danno per i cittadini che si vedono negato il diritto di usufruire di servizi minimi, essenziali e vitali – ha ribadito il primo cittadino nel suo intervento, poi condiviso da tutto il Consiglio comunale – Quanto fatto con il Piano di rientro della Giunta regionale è stato ulteriormente aggravato dalla recente attuazione dell’atto aziendale dell’Asp di Cosenza, con il quale a Trebisacce, nonostante la già avvenuta chiusura del locale ospedale, viene anche soppresso il Distretto sanitario. Eppure le conseguenze negative sono stare notevoli; difatti, con la chiusura dell’Ospedale di Trebisacce, è evidente che sono stati azzerati i livelli essenziali di assistenza sanitaria, in un territorio alquanto vasto per dimensioni e per popolazione. Gli unici due ospedali rimasti, Corigliano e Rossano, non riescono a far fronte ad una domanda sanitaria di un’utenza così vasta ed anzi litigano, tra di loro, per la sopravvivenza di alcuni reparti. A Trebisacce sarebbe dovuta nascere una casa della salute, ma questa ad oggi è rimasta solo sulla carta, con ulteriori disagi. Noi siamo dell’idea che la Sibaritide non possa essere messa ai margini del sistema sanitario calabrese e vi è l’esigenza di elaborare una proposta alternativa che “aiuti” questa collettività ad ottenere un servizio sanitario adeguato. Situazione alquanto drammatica anche a Cassano – ha detto il Sindaco di Cassano All’Ionio – laddove l’attuazione di tutte le previsioni per quanto concerne la struttura ospedaliera cittadina non è mai avvenuta, ad iniziare dall’aumento dei posti letto dai 6 attuali a 20 dell’Hospice.

Nessun intervento è stato posto in essere per il Poliambulatorio di cassano, ragion per cui nello stesso sussiste la perenne situazione di carenza di apparecchiature e strumentazione per le visite specialistiche, così come l’insufficienza del gabinetto di radiologia. A ciò ora si aggiunge l’atto aziendale con il quale si vorrebbe addirittura sopprimere il Distretto sanitario di Trebisacce. Nello stesso atto non viene indicata, però, una nuova sede dello stesso, ragion per cui – ha proposto il primo cittadino Giovanni Papasso – se si intende spostare il Distretto sanitario da Trebisacce, candidiamo Cassano-Sibari come possibile sede”. Sulla questione sanità a Cassano All’ionio abbiamo chiesto un confronto con il Commissario straordinario dell’Asp di Cosenza, dott. Gianfranco Scarpelli, e con il Direttore Sanitario Luigi Palumbo, spero si possa fare al più presto, poiché è essenziale per dare al territorio risposte adeguate in materia di sanità ».

Tra gli altri punti all’ordine del giorno del Consiglio comunale di ieri, vi era anche l’approvazione degli indirizzi per l’assegnazione degli alloggi realizzati a Sibari nell’ambito dei Contratti di Quartiere. Al termine di un lungo confronto la delibera è stata approvata con il voto favorevole del gruppo consiliare di centrosinistra, mentre si è astenuta l’opposizione di centrodestra. Non hanno partecipato al voto il Presidente del Consiglio comunale Mario Guaragna ed i consiglieri municipali dell’Udc Luciano Gaetani e del Pdl Vincenzo Pricoli. Nella delibera, su proposta del Sindaco e della Giunta municipale, sono contenuti importanti principi guida per l’assegnazione degli alloggi in locazione: nei contratti di locazione che si andranno a stipulare saranno inserite due clausole dettate da ragioni di giustizia ed equità sociale: obbligo di risiedere nelle casa locata e divieto di possedere altra abitazione”.

Concetti ribaditi dallo stesso primo cittadino, il quale ha aggiunto che tale orientamento è stato dettato dal fatto di dover fare gli interessi generali e non di una parte. La discussione è poi passata sul canone di locazione. Gli uffici comunali competenti lo hanno fissato in euro 209,00. Eccessivo secondo il consiglio comunale, da qui una integrazione alla delibera, approvata all’unanimità,con la quale si chiede di rivedere al ribasso il canone, in considerazione del reddito dei locatari e della loro condizione sociale.