Il commissario del comune di Reggio Calabria ha risposto alle domande dei cittadini
Il Commissario Panico ospite di Nuova Solidarietà
Il commissario del comune di Reggio Calabria ha risposto alle domande dei cittadini
Si è svolto ieri sera, nel salone della “Casa della Solidarietà Pasquale Rotatore di Catona”, un incontro pubblico con il Commissario del Comune di Reggio Calabria, Dott. Vincenzo Panico.
Davanti ad una platea composta per gran parte dalla comunità civile, e da rappresentanti di realtà associative e mondo scolastico, si è discusso delle criticità in cui il territorio comunale – e soprattutto quello della periferia nord – versa da diversi mesi a questa parte. Dopo i saluti iniziali e gli onori di casa a cura di Fortunato Scopelliti, presidente di Nuova Solidarietà, è stato subito lasciato spazio al pubblico per poter porgere all’attenzione del commissario le questioni impellenti del territorio.
Il primo a prendere la parola è stato Antonio Costantino, presidente del Comitato territoriale Salice, il quale ha chiesto un intervento urgente per la ristrutturazione della scuola elementare di Salice, anche e soprattutto perché i soldi per i lavori di adeguamento e messa in norma erano già stati stanziati dal CIPE.
Suor Maria Luisa responsabile dell’Istituto Suore dell’Immacolata di Catona è intervenuta per avere delucidazioni circa il sostegno al centro di pronta accoglienza per i bambini da 0 a 12 anni, che da qualche anno a questa parte il comune non garantisce più.
L’ing. Giuseppe Carlo, redattore del giornale In Cammino, ha posto al dott. Panico il problema sicurezza che da diversi mesi ormai ha destabilizzato l’intero territorio dell’ ex VIII circoscrizione, sottolineando la necessità di un repentino e duro intervento contro i borseggi, furti d’auto e furti nelle abitazioni: “La gente ha paura perfino ad uscire di casa. E questo è inaccettabile. Si sta creando un senso di insicurezza che fino a qualche tempo fa era difficile anche solo immaginare.” Il Prof. Roberto Tedesco, ex Dirigente Scolastico e membro del direttivo di Nuova Solidarietà, ha evidenziato il fatto che c’è troppa distanza tra amministrazioni e cittadini, – “Le realtà associative non possono e non devono sostituirsi alle Istituzioni locali, è loro compito valorizzare le virtù dei territori locali” – facendo diretto riferimento alla bellissima realtà culturale, artistica e turistica del Teatro Catona, spesso e volentieri mal “accompagnata” da un Lungomare troppo bistrattato e poco curato.
L’ultimo intervento e forse quello più accorato è stato quello di Albino Passalacqua, ultimo e per quindici anni presidente i dell’VIII Circoscrizione. – “In questi ultimi anni ho visto sprofondare nell’abisso il mio, il nostro territorio”. Con queste dure parole ha marcato la mancanza di decoro urbanistico di cui è stata vittima la città ed in particolar modo le periferie.
Ha insistito su una questione, che è stata il tema di tante battaglie, quella della delocalizzazione rom nel quartiere Arghillà nord, a suo avviso attuata senza nessun principio di integrazione e senza una programmazione adeguata. Impunità e illegalità crescendo a dismisura rischiano di far diventare Arghillà Nord una palla al piede di un processo di sviluppo economico e sociale per l’intera città di Reggio Calabria.
Le conclusioni dell’incontro ovviamente sono stati riservate al Commissario Panico che ha esordito elogiando la realtà di Nuova Solidarietà ed in particolar modo della “Casa della Solidarietà Pasquale Rotatore”, definendola “un autentico miracolo”.
Il suo intervento – “Ereditata una situazione disastrosa. Qualsiasi scelta da noi intrapresa sarà per non far affondare tutta la città”, ha toccato punti fondamentali della gestione commissariale, come per esempio le società miste ed i conti in rosso. Panico ha evidenziato che la priorità è rimettere in sesto la contabilità attraverso procedure di trasparenza e semplicità, seguendo le norme dello Stato. Mentre per quanto riguarda il fardello delle società miste, tra l’altro “accomunato ad altre città importanti d’Italia”, l’ex prefetto ha semplificato il concetto: “Bisogna cambiare gestione e modo d’agire, perché è impensabile far uscire dalle casse comunali più di quanto se ne possa far entrare attraverso l’erogazione dei servizi.”
Rifiuti. “La questione rifiuti invece si potrebbe considerare superata se ci permettessero di smaltire i nostri rifiuti, perché per quanto riguarda la raccolta ci stiamo muovendo con tempestività”. L’ intervento di Panico si è concluso con l’analisi della situazione di Arghillà nord. Anche in questo caso parole forti: “Rischia di diventare una nuova Scampia se non si riesce ad evitare un processo di ghettizzazione. La nostra azione di censimento e di monitoraggio non basta, ma dovrà essere al più presto accompagnata da un’opera congiunta e coordinata da parte delle forze dell’ordine per far in modo che l’ ossessione delinquenziale possa essere arginata.”
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