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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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Il cibo come una droga, iperattive le aree del cervello

Il cibo come una droga, iperattive le aree del cervello

Lo dimostra una ricerca americana

Il cibo come una droga, iperattive le aree del cervello

Lo dimostra una ricerca americana

 

(ANSA) ROMA – Il cervello dei ‘drogati di cibo’, che soffrono di una vera e propria forma di dipendenza come se il cibo fosse una droga, si iperattiva in alcune aree neurali cruciali nelle tossicodipendenze, al solo richiamo al cibo: un piccolo stimolo che ricorda certi cibi e queste aree, legate a piacere e motivazione a ottenere qualcosa, si iperattivano. E’ quanto dimostra una ricerca pubblicata sulla rivista Archives of General Psychiatry da Ashley Gearhardt della Yale University presso New Haven, che mostra direttamente nel cervello con la risonanza magnetica una correlazione tra la dipendenza da cibo e l’attivazione di certe aree gia’ note per il loro ruolo nelle tossicodipendenze, importanti per indurre sensazioni di appagamento, per pregustare l’arrivo di qualcosa di buono, e per rispondere a certi stimoli piacevoli. L’obesita’ dilaga in Occidente e molte persone che cercano di dimagrire spesso si ritrovano con nuovi chili di troppo a cinque anni dalla faticosa dieta. Negli ultimi anni numerosi studi scientifici hanno dato supporto all’ipotesi che si possa instaurare una dipendenza da cibo in tutto simile alla tossicodipendenza, per la quale risulta difficile sottrarsi, anche perche’ sottoposti al bombardamento delle pubblicita’, al richiamo di cibi ghiotti. Spesso si tratta di cibi spazzatura, da snack a bibite, che costano poco, sono reperibili ovunque (anche ai distributori automatici in ogni angolo della citta’) e fanno male. Gli esperti hanno sottoposto un campione di donne magre e obese al questionario psicologico creato per stimare la dipendenza da cibo (la scala della cibo-dipendenza – Yale Food Addiction Scale – YFAS), e poi hanno osservato con la risonanza magnetica il loro cervello in risposta a certi stimoli come la prospettiva di bere di li’ a poco un frappe’ al cioccolato oppure una bevanda non gustosa. E’ emerso che le aree dell’appagamento, della motivazione e del piacere si iperattivano tanto piu’ in risposta agli stimoli tentatori quanto maggiore e’ il punteggio totalizzato dalla persona alla YFAS, cioe’ quanto maggiore e’ la cibo-dipendenza stimata.

redazione@approdonews.it