Il caso delle studentesse molestate al liceo Valentini- Majorana, è ancora aperto?
Lug 02, 2022 - redazione
Studenti davanti al liceo scientifico Valentini-Majorana di Castrolibero (Cosenza), 3 febbario 2022. ANSA
Di Mariachiara Monaco
«Molte ragazze hanno subito battute a scopo sessuale, o sulla fisicità. Ci sono stati molti casi in questa scuola. La preside che dovrebbe tutelarci e difenderci era al corrente di tutto ma non ha mai preso posizione. Lei non voleva infangare il nome della scuola, ma tutte le cose che ha archiviato ora sono uscite fuori, ed è peggio». Ricorderete tutti le parole della coraggiosa 19enne che solo pochi mesi fa, ha denunciato per molestie un docente del liceo Valentini-Majorana.
Ancora non lo sapevamo, ma di lì a poco, si sarebbe aperto un caso nazionale. Sì, perché presso il liceo di Castrolibero, per molti anni, ha insegnato un docente di matematica con uno strano modus operandi, poiché mostrava atteggiamenti discriminatori, richiedeva materiale fotografico alle sue studentesse e non solo.
Dopo la denuncia della giovane, la procura di Cosenza, ha dato vita ad un’inchiesta conoscitiva, e successivamente l’ufficio scolastico regionale ha disposto un’ispezione per accertare i fatti.
L’istituto per molto tempo poi, è stato occupato dagli studenti, stanchi di una situazione insostenibile, senza l’appoggio di una dirigente scolastica “fantasma”; proprio la preside infatti, avrebbe minimizzato le numerose denunce e non avrebbe preso mai alcun provvedimento.
Non solo, ha pure querelato i gestori di una pagina social, chiamata “call.out.valentini.majorana”, nata con l’obiettivo di mettere in circolazione notizie, testimonianze, volte ad incastrare lo strano professore.
Nonostante i vari tentativi di “nascondere” i fatti, sul liceo calabrese, si è abbattuta una vera e propria tempesta mediatica, basti pensare allo speciale del programma “Le Iene”.
Infatti, la iena, Nina Palmieri, scoprì attraverso numerose testimonianze, che i fatti venuti fuori da pochi giorni, in realtà risalivano almeno al 2018.
Ecco dunque altri racconti : «Lui praticamente mi avvolgeva per indicarmi le cose sul foglio e mi toccava il seno e poi scendeva verso il culo, sempre mentre eravamo in classe. È successo più volte durante il corso dell’anno». Queste le parole dell’ennesima vittima, confermate anche dai compagni di classe, testimoni dell’accaduto:
«Durante il compito si metteva sempre vicino questa nostra compagna, toccandola. La palpava, all’inizio lo faceva sembrare come se le toccasse la schiena, però poi scendeva piano piano».
In un Paese normale il professore in questione, avrebbe continuato a svolgere il suo lavoro, oppure sarebbe stato sospeso?
Ad oggi non c’è una risposta certa a questa domanda, visto che il suo, a distanza di settimane è stato un “rientro formale”, con la richiesta di assegnazione presso altre scuole dell’hinterland. C’è la possibilità quindi, che il professore continui a lavorare indisturbato in altri istituti, tranne ovviamente il Majorana.
Ma il problema è risolto? Basta spostare una pedina per annullare una brutta partita a scacchi?
Non dimentichiamo, che anche la preside era stata sostituita da un’altra collega, da metà febbraio a metà giugno, ufficialmente per “malattia”. Da circa 10 giorni però, è ritornata al suo posto a dirigere tranquillamente l’istituzione scolastica oggetto di attenzione da parte di tutto il Paese.