Rocco Musumeci nacque, l’11 ottobre 1873, a Bagnara Calabra, in provincia di Reggio Calabria da Giovanni (“pescatore” – 34 anni) e Carmina Patamia (“filatrice” – 28 anni). Registrato al n. 263 del registro degli atti di nascita. I genitori di Rocco si sposarono il 18 dicembre del 1864 (Foglio n. 49 del registro degli Atti di Matrimonio) ed ebbero oltre a Rocco altri 5 figli Virginia, Grace, Joseph, Paul e John. L’intera famiglia Musumeci emigrò verso gli Stati Uniti, alla ricerca del “sogno americano”, intorno al 1890. Si stabilirono a New Iberia in Louisiana.
La storia di questa famiglia “bagnarota” offrirà, nel tempo, uomini e donne capaci di onorare, ai massimi livelli, il “sogno americano” per il quale erano partiti i loro padri (ma di questo parleremo in un altro momento). Invece a Rocco Musumeci è legata, purtroppo, una vicenda tragica. Ricostruirla a distanza di tanti anni non è stato facile. In Lousiana Grace, la sorella più grande di Rocco, aveva sposato Rocco Savoia anche lui nato a Bagnara Calabra. Questi aveva aperto a Donaldsonville un locale il “Rocco Savoia’s Store”. Con ogni probabilità Rocco Musumeci aiutava il cognato nell’attività. A Donaldsonville vi era una forte presenza malavitosa italo-americana. Nel 1996 vi erano già stati due omicidi quello di Joe Sallula e di un certo Capone.
Molte attività commerciali venivano obbligate a pagare la protezione ai criminali. Stessa richiesta giunse anche al “Rocco Savoia’s Store”. Il 30 marzo del 1896 Rocco Savoia e Rocco Musumeci erano all’interno del locale quando entrarono Antonio Peroni e Luigi Rossia (il cognome di quest’ultimo potrebbe essere appena diverso). Non si sa bene cosa sia realmente accaduto. Un rifiuto a pagare la protezione fu la tesi accreditata dalla polizia locale. Sta di fatto che ad un certo punto Antonio Peroni, l’arma gliela passò il suo complice, fece fuoco colpendo alla schiena il povero Rocco Musumeci che cadde ucciso sul colpo. I due si diedero alla fuga. Luigi Rossia fu immediatamente catturato ma non volle mai offrire, timoroso di ritorsioni sulla famiglia, nessun contributo utile a capire chi fossero i veri mandanti.
Di Antonio Peroni invece non si seppe mai più nulla. Gli investigatori rimasero convinti che il Peroni avesse trovato rifugio a New Orleans. A Luigi Rossia fu comminata la pena dell’ergastolo. Ai funerali del giovane calabrese parteciparono migliaia di persone la maggior parte italo-americani. In riferimento a questo delitto il “The Daily Picayune” di New Orleans (1 aprile 1896) usò, fu certamente tra le primissime volte, la parola “Mafia”.