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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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“Il bicchiere mezzo pieno” si presenta a Reggio Il viaggio di Fiorita e Rafele nella Calabria migliore accompagnato dalla degustazione dei vini

“Il bicchiere mezzo pieno” si presenta a Reggio Il viaggio di Fiorita e Rafele nella Calabria migliore accompagnato dalla degustazione dei vini
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“Il bicchiere mezzo pieno” si presenta venerdì 8 gennaio al Miramare di Reggio.
Il viaggio di Fiorita e Rafele nella Calabria migliore accompagnato dalla degustazione
dei nostri vini

Quattordici itinerari. «Cinquemilaseicentoerotti chilometri» per raccontare la
Calabria attraverso colori, odori, persone. Il bicchiere mezzo pieno (IMPRONTE, sabbiarossa,
Rc) è un viaggio raccontato a quattro mani da Nicola Fiorita e Giancarlo Rafele
alla ricerca della Calabria migliore: luoghi, paesaggi, storia, cultura. Ma, soprattutto,
uomini e donne che non si arrendono, che vanno oltre l’individualismo, le invidie,
le rivalità, il malaffare che paiono permeare ogni cosa in questa nostra regione.
Un viaggio per trovare le tante, tantissime ragioni che permettono di vivere in Calabria
ed esserne felici.

Presentato in anteprima a Catanzaro il 23 dicembre, in un Supercinema strapieno,
il bicchiere mezzo pieno è già uno dei libri più venduti in Calabria. E venerdì
8 gennaio approda con i suoi autori a Reggio Calabria: Nicola Fiorita e Giancarlo
Rafele, affiancati da Paola Bottero e Fabio Cuzzola, ripercorreranno alcuni degli
itinerari che permettono di far vedere il bicchiere mezzo pieno. E per accompagnare
i racconti e le suggestioni ci sarà, al termina della presentazione, la degustazione
di vini a cura dell’azienda vitivinicola di Palizzi di Antonino Altomonte. L’appuntamento
è alle Officine Miramare, Hotel Miramare (ingresso da via Fata Morgana), alle ore
18.

Il bicchiere mezzo pieno

“Mi sono immaginato calabresi con la schiena dritta come ne ho incontrati tanti,
nella terra che mi ha generato e nelle terre diverse che mi hanno accolto più volte,
anche in capo al mondo: per un viaggio, un reportage o un pezzo di vita. Nel viaggio
che state per leggere, calabresi così ne ho incontrati molti”. Così scrive Igor
Staglianò nella prefazione. «Muli testardi che scalciano, non ancora convinti di
poter essere felici», chiariscono subito gli autori, aggiunge il giornalista. E
prosegue.

Nelle campagne o davanti ai fornelli, il cibo è l’oggetto che domina il discorso.
In controluce, s’intravvede però, a guardar bene, un’altra idea di economia
e di società, un’altra cultura. Un altro orizzonte già in cammino, verso cui
si muovono nuovi protagonisti.

Il bicchiere può essere mezzo – o tutto – pieno. Basta saperlo guardare con
gli occhi giusti. Basta saperlo leggere con il cuore, passando per la pancia e per
la testa. Ancora Staglianò: Ad un altro tornante della propria storia, la Calabria
raccontata qui è davanti alla sfida di sempre: passare dall’io debordante al noi
pressoché assente – eccetto, manco a dirlo, quello della propria famijja. Se è
vero, ed è vero, che «il tramonto arriva e l’alba te la devi guadagnare», la
prova del nove sarà, ancora e per l’ennesima volta, quanto tempo impiegheremo
per liberarci dalla tara più pesante e odiosa. Il bicchiere diventa mezzo vuoto,
o vuoto del tutto, se si rimane accecati da quel «desiderare più il male dell’altro
paese a te più vicino che il bene del proprio».

Un viaggio. Una cavalcata lunga «cinquemilaseicentoerotti chilometri» che è anche
un atto d’amore fiammeggiante per la propria terra, la sua millenaria storia, la
sua cultura.

Nicola Fiorita

È nato a Catanzaro nel 1969. Docente dell’Università della Calabria si occupa
per lavoro di diritto e religione, laicità e Islam europeo. È coordinatore del
corso di laurea in Scienze politiche. Nella restante parte della vita è presidente
di Slow Food Calabria, sostenitore di Libera e parte del collettivo Lou Palanca.
Oltre a numerosi lavori di taglio giuridico, ha curato con Mita Borgogno La rivoluzione
è un pranzo di gala (Città del Sole, Rc 2012) e ha pubblicato con i Lou Palanca
i romanzi Blocco 52 (Rubbettino, Cz 2012) e Ti ho vista che ridevi (Rubbettino, Cz
2015).

Giancarlo Rafele

Nasce nel 1970 a Catanzaro. Nella vita di occupa di servizi sociali e terzo settore.
Dirige il Centro specialistico della Regione Calabria per la cura e la protezione
di bambini vittime di abusi sessuali e coordina, per conto di Legacoop Calabria,
le cooperative sociali che operano su terreni confiscati alla mafia. È coautore
di scritti e pubblicazioni in materia di servizi sociali. Durante il resto della
giornata è responsabile regionale della guida Slow Wine, ascolta musica jazz, fotografa,
mangia gelati e va in giro in moto per strade e osterie.