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TAURIANOVA (RC), VENERDì 13 DICEMBRE 2024

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I still have a dream!

I still  have a dream!

| Il 17, Dic 2011

“Io ho ancora un sogno”. Le parole di Martin Luther King accompagneranno, oggi, il corteo dei senegalesi

 

di MIRELLA MARIA MICHIENZI

I still have a dream!

“Io ho ancora un sogno”. Le parole di Martin Luther King accompagneranno, oggi, il corteo dei senegalesi

 

di Mirella Maria Michienzi

 

  

Oggi, a Firenze, la comunità  senegalese insieme alle autorità e sicuramente a tanti fiorentini ricorderà   Mor Diop e Samb Madon, uccisi a sangue freddo, martedi scorso, in piazza Dalmazia.

Aleggiava, martedi, per le strade di Firenze un’aria di paura, perché non tutti abbiamo potuto barricarci in casa. C’erano appuntamenti  importanti da rispettare, perciò si correva girandosi indietro e guardandosi attorno  furtivamente fin quando non si è saputo che il folle si era suicidato, dopo avere ferito altre tre persone di colore.

Le strade, malgrado le illuminazioni natalizie, sono rimaste comunque tristi, come velate di tristezza. Mi sono fermata ad osservare e pensare…infine ho capito cosa mancava…Non c’era nemmeno “  un  vu’ cumpra’ ” in un percorso che di solito ne trovo una quindicina. C’era stato il “ tam tam“ e tutti erano andati nel luogo della sciagura.

Alle prime reazioni di rabbia e di dolore è subentrata la ragionevolezza della calma portata, soprattutto, da Pape Diaw, uno dei portavoce della comunità senegalese che ha invitato tutti, per la manifestazione di oggi, a preparare cartelli con scritto : “ I still have a dream”, riferendosi  al famoso discorso di Martin Luther King. Pape Diaw si è anche rivolto alle autorità dicendo: “ Occorrono politiche serie, perché questo tragico gesto lasci qualcosa di buono”.

Diaw ha proprio centrato il problema! Ci vogliono politiche serie! Purtroppo non ce ne sono, perché il mondo della politica ha sempre agito esclusivamente…Cicero pro domo sua. Non ha affrontato seriamente nemmeno i casi di malattie mentali.

Gianluca Casseri, autore dell’omicidio , militante xenofobo, non solo

– era stato nel passato denunciato due volte ed era schedato; era mentalmente debole e, quindi, influenzabile e soggetto a strumentalizzazioni ,

– ma era anche in cura farmacologica,

– e, tuttavia, ecco la leggerezza di chi di competenza, aveva avuto il permesso per uso sportivo di tenere in casa una 357 magnum, pistola ad alto potenziale.

L’onorevole Basaglia tanti anni fa fece chiudere i manicomi, però non si occupò, né lui né il resto dei parlamentari, della fine a cui furono destinati  tanti derelitti (che giustamente non furono riaccolti in seno alle proprie famiglie) e a quali pericoli sarebbe stata  esposta la società.

Oggi, in piena crisi, il governo Monti, che non ha voluto fare la patrimoniale (ha anche abbassato le tasse previste su barche ed aerei personali) e ha penalizzato le classi meno abbienti, per risparmiare ha aperto le carceri e pare che presto vedremo chiudere gli OPG, cioè gli  Ospedali Psichiatrici Giudiziari, perché un onorevole ha già presentato la proposta.

Anche qui sorge spontanea la domanda: Che ne sarà  dei ricoverati pericolosi per la società e bisognosi di cure necessarie?

Se vivono in condizioni pessime dal punto di vista igienico, non è che, chiudendo queste strutture, si risolve il problema individuale e sociale. In tali casi di degrado bisogna punire chi non ottempera al proprio compito di accudirli bene e curarli ed eventualmente fare stanziare altri fondi al riguardo.

Stesso discorso vale per le carceri che devono essere rieducative e non punitive ma senz’altro ci devono essere. Abbiamo dimenticato quanti detenuti in semi-libertà  hanno reiterato i loro comportamenti spesso veramente delinquenziali?

E’ troppo semplicistico “ aprire le porte “  per risparmiare ma, poi, per farceli trovare accanto con le stesse idee di prima, tanto sanno che in Italia c’è sempre una scappatoia.

Se Casseri avesse avuto le cure necessarie, di cui ha diritto ogni cittadino malato in una società civile e responsabile, certamente Diop Mor e Samb Madon sarebbero ancora vivi. Così è per le altre numerose vittime di persone irresponsabili lasciate a piè libero  dall’irresponsabilità di chi si comporta con leggerezza pur essendo al Parlamento. Pannella pensa soltanto ai carcerati; anni fa ha costituito l’Associazione “Nessuno tocchi Caino” per difendere chi aveva ucciso barbaramente un poliziotto di Firenze. Il signore di cui prima è ora al seguito di Pannella, ha un ottimo “posto” con relativo ottimo stipendio.  Invece non si sa nulla della vedova e dei figli di “ Abele”. Gli “Abele” devono soltanto chinare la testa, non c’è nessun Pannella che si ricordi di loro!

Dal discorso di Martin Luther King:

“Questo è il momento di levarsi dall’oscura valle della segregazione al sentiero radioso della giustizia; dall’ingiustizia sociale alla solida roccia della fratellanza…cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di libertà bevendo alla coppa dell’odio e del risentimento. Non dobbiamo permettere che la nostra protesta degeneri in violenza fisica…alla forza fisica si risponde con la forza dell’anima…Non lasciamoci sprofondare nella valle della disperazione…IO HO SEMPRE DAVANTI UN SOGNO…che i figli di coloro che furono schiavi e i figli di coloro che possedettero schiavi sapranno sedersi insieme al tavolo della fratellanza… che l’ingiustizia e l’oppressione si trasformeranno in giustizia e libertà…che i nostri figli non saranno giudicati per il colore della pelle, ma per le qualità dei loro caratteri…che i luoghi scabri saranno fatti piani e i luoghi tortuosi saranno raddrizzati…che tutti i figli di Dio, neri e bianchi, ebrei e gentili, cattolici e protestanti, sapranno unire le loro mani e cantare con le parole del vecchio spiritual:  “Liberi finalmente,  liberi finalmente;  grazie Dio onnipotente, siamo liberi finalmente”.

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