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I sindacati bacchettano la Regione per la crisi: «Cambi rotta e affronti i problemi della Calabria»

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Cgil, Cisl e Uil prendono posizione ufficiale sulla situazione di grave crisi che sta attraversando il territorio regionale e “chiamano a rapporto” la Regione Calabria cui chiedono un netto cambio di rotta con l’adozione di provvedimenti che «diano soluzione ai problemi che stanno lacerando il già debole tessuto economico e sociale regionale»

I sindacati bacchettano la Regione per la crisi: «Cambi rotta e affronti i problemi della Calabria»

Cgil, Cisl e Uil prendono posizione ufficiale sulla situazione di grave crisi che sta attraversando il territorio regionale e “chiamano a rapporto” la Regione Calabria cui chiedono un netto cambio di rotta con l’adozione di provvedimenti che «diano soluzione ai problemi che stanno lacerando il già debole tessuto economico e sociale regionale»

 

CATANZARO – Cgil, Cisl e Uil della Calabria, con un documento a firma dei segretari regionali Michele Gravano, Paolo Tramonti e Roberto Castagna, sollecitano «un urgente cambio di rotta nell’azione del Governo regionale» che sia «in grado di fronteggiare le drammatiche condizioni di vita di fasce sempre più ampie della nostra popolazione». I segretari generali dei sindacati ritengono «non più rinviabile l’avvio di un confronto vero con il governo regionale per dare soluzione ai problemi che stanno lacerando il già debole tessuto economico e sociale della Calabria, così come dimostrato dalle gravi emergenze presenti con vertenze aperte in tutti i territori». Emergenze su cui, per Cgil Cisl e Uil, «si rende improcrastinabile mettere in campo politiche regionali adeguate e incisive mobilitando risorse, ordinarie e comunitarie, in grado di dare impulso e prospettiva all’economia regionale». Le tre confederazioni del lavoro ribadiscono la richiesta di un tavolo «che affronti i nodi della nuova occupazione, soprattutto per giovani e donne, del precariato e della ricollocazione produttiva di quelle migliaia di lavoratori il cui unico sostegno è rappresentato dagli ammortizzatori sociali. Così come si rende necessario – proseguono – riprendere il confronto sui temi della sanità e della programmazione 2007-2013 i cui insufficienti livelli di spesa mal si conciliano con il quadro di criticità esistente». Su questi temi Cgil, Cisl e Uil della Calabria chiedono al Governo regionale «una netta inversione di rotta attivando al più presto un percorso di vera concertazione con le parti sociali, unica via per contrastare il crescente disagio sociale in atto che rischia di provocare vere e proprie rivolte sui territori. In assenza di un confronto di merito e di soluzioni su tali questioni, Cgil Cisl Uil preannunciano “un autunno fortemente caratterizzato da iniziative di lotta per ripristinare condizioni di vivibilità in un contesto pesantemente caratterizzato da precariato, disoccupazione, inoccupazione e larghissime fasce di povertà assoluta».