Aldo Alessio commenta le ultime vicende politiche a Gioia Tauro
I salvatori della patria
Aldo Alessio commenta le ultime vicende politiche a Gioia Tauro
Riceviamo e pubblichiamo
Ho letto con estremo interesse l’articolo con il quale il coordinatore nazionale dei Giovani di Confcommercio, Giuseppe Pedà, comunica di aver scritto al ministro Alfano per chiedere che “il Progetto di “riorganizzazione – soppressione” dei presidi della Polizia di Stato, possa essere rivisto e valutato con maggiore oculatezza ed attenzione, individuando valide soluzioni alternative, condivise magari dalla comunità sociale, nella convinzione che l’impegno debba in tale circostanza essere mirato a garantire, e non a cassare senza appello, il diritto alla sicurezza dei cittadini”.
Questa ipotesi di chiusura a Gioia Tauro del presidio di Polizia ferroviaria, della Polizia di Frontiera e della squadra nautica di Polizia, previste dal Progetto di razionalizzazione delle risorse, stilato dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, deve essere rivista, cambiata e modificata tenendo ben presente le diversità delle realtà locali. Con Pedà si sa siamo politicamente su fronti politici diversi, ma nonostante tutto ritengo che quell’appello lanciato non debba cadere nel vuoto e nel dimenticatoio, ma bensì debba essere rilanciato e sostenuto con maggiore forza e determinazione anche dalla sinistra e a tutti i livelli.
Nel mentre accadono avvenimenti così importanti ai quali si aggiungono notizie ancora più inquietanti quali quelle relative alla Guardia di Finanza che è dovuta intervenire per denunciare e sigillare discariche abusive presenti anche nel territorio di Gioia Tauro, o che la dismessa discarica di “Contrada Marrella” perde il percolato che rischia di raggiungere la falda acquifera inquinandola, la nostra valente amministrazione, non avendo un proprio progetto di sviluppo del Paese e del territorio è fortemente impegnata, in questi giorni, a cercare carte negli archivi comunali nel tentativo maldestro di trovare scheletri inesistenti. Ripeto la domanda per l’ennesima volta, rispetto ai debiti che avete trovato al momento del vostro insediamento, qual è stata la politica di risanamento adottata dall’ente? Dopo quattro anni dal vostro insediamento, il debito pubblico gioiese è aumentato oppure diminuito? Sino ad oggi non avete risposto alla nostra domanda. Continuate pure a rovistare le carte del passato anche se appare alquanto strano che non lo abbiate fatto il giorno dopo il vostro insediamento. Se troverete atti illegittimi o illeciti amministrativi compiuti dall’Amministrazione Alessio, avete il dovere etico e morale di mandare il tutto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti. La mia Amministrazione – contrariamente a quanto si vuol far credere – non ha mai nominato consulenti. Ha semplicemente resistito nelle cause nelle quali il Comune è stato trascinato in giudizio e la oculata scelta dei professionisti ha consentito una puntualissima difesa degli interessi dell’Ente, coronata dalla quasi totalità delle vittorie, cosa mai registrata in precedenza. Professionisti liquidati secondo la legge professionale di appartenenza e a seguito delle certificazioni dei Consigli dell’Ordine. Qui mi piace ricordare che la mia Amministrazione ha deliberato la costituzione dell’Ente in tutti i processi di mafia e che le azioni civili seguite hanno comportato sentenze a favore del Comune di Gioia Tauro per oltre 10 milioni di euro. E’ infine vanto della mia Amministrazione l’avere costituito l’Ufficio Legale, che nel tempo ha comportato risparmi per l’ente per milioni di euro, malgrado si sia tentato di limitarlo con nomine esterne assai discutibili. Per quanto mi riguarda l’amministrazione da me presieduta ha lasciato i conti in ordine ed è grazie a noi se si sono potuto aggiornare tutti i ruoli dei tributi comunali, al fine di ottenere una migliore giustizia ed equità sociale attraverso l’applicazione del concetto: “pagare tutti per pagare meno”. Non pensate che a distanza di 14 anni i ruoli tributari meritano nuovamente di essere aggiornati? Vi fornisco alcuni dati: nei soli primi cinque mesi del 2001 abbiamo registrato un incasso di oltre 8 miliardi di vecchie lire ed abbiamo lasciato, al netto di tutte le spese a quella data, un saldo di cassa di oltre 1 miliardo e 700 milioni di vecchie lire. Alla Città abbiamo consegnato ruoli tributari che hanno messo in sicurezza i bilanci comunali. Prendo atto che si vuol far credere che questa città, negli ultimi 50 anni, è stata amministrata solo da Aldo Alessio e che quindi di conseguenza anche le buche, le pozzanghere, la sporcizia presente, oggi, nelle vie cittadine sono la conseguenza delle responsabilità amministrative di Aldo Alessio. A Voi, invece, tutto il merito della buona e sana amministrazione! Non credo proprio che i nostri concittadini abbiano addosso quei paraocchi che voi state cercando di mettergli!
Gioia Tauro non è amministrata dalla Sinistra, come sostiene una parte della destra gioiese ex AN. Nel 2010 la Sinistra non era presente alle elezioni comunali con una sua lista. E’ vero, invece, che ultimamente molti amministratori presenti in quelle liste, provenienti da ambienti di centro destra e perlopiù, pur non avendo alle proprie spalle nessuna storia di appartenenza, di militanza e di condivisione dei valori della sinistra, hanno cambiato casacca saltando prima sul carro del vincitore Bersani, quando questo era favorito nella corsa come premier del PD e, successivamente, su quello di Renzi, quando quest’ultimo veniva dato, dai sondaggi, come favorito nella corsa alla Segreteria del PD. Fa comodo ad alcuni dare “un colpo al cerchio e l’altro alla botte”: a volte si parla in rappresentanza di Cittadinanza Democratica, a volte conviene parlare a nome del PD. La solita doppiezza all’italiana! Conclusioni non è la Sinistra che sta amministrando Gioia Tauro, ma bensì un nuovo gruppo di potere, ristretto a due tre persone, e con un contorno di comparsette inadeguate che si è costituito con le amministrative del 2010, pronto comunque a cambiare nuovamente casacca ogni qual volta si dovesse profilare all’orizzonte un nuovo assetto di potere.
La trasparenza a cui si richiama sicuramente il consigliere di minoranza Guerrisi è quella dell’avviso pubblico, cioè poter offrire a tutti la stessa opportunità, a parità di titoli e requisiti, di poter gareggiare partendo dallo stesso nastro di partenza. Ma, come si sa, la legalità non è un optional che si compra al mercato, bisogna essere sinceramente democratici per viverla e sentirla nel profondo del cuore. Basta recarsi un giro per la Città per rendersi conto qual è il livello della legalità presente in città. Ma, questa valente amministrazione, che di facciata si è dichiarata perbenista ed ambientalista, tutto ciò non lo nota.
Ho letto infine l’attacco della destra sul termovalorizzatore e sull’Inverno gioiese. Precedentemente, alcuni giorni addietro, ho avuto modo di dichiarare che la “Storia” non può essere riscritta a proprio piacimento. Quindi solo per ulteriore chiarezza: Sul termovalorizzatore, a larga maggioranza, abbiamo approvato la delibera di Consiglio, votata anche da tutti i consiglieri comunali di AN, compreso Franco Costa. Personalmente confermo che quella sia stata una delibera giusta. Che il termovalorizzatore è un impianto utile al territorio se costruito a regola d’arte e se chi è chiamato alla sua gestione e manutenzione ha elevate capacità professionali e se le Autorità preposte controllano il corretto funzionamento dell’impianto. Non ho ancora sentito una sola nota stonata da parte di questa amministrazione nei confronti di chi ha responsabilità di gestione dei suddetti impianti. E’ solo il caso? Infine se, come voi dite, questi impianti, termovalorizzatore e depuratore, realizzati al solo file del risanamento ambientale del territorio, sono delle vere e proprie “bombe ecologiche”, perché non avete il coraggio di farle chiudere? Dove sta scritto che, una volta accertato che eventuali impianti sono nocivi alla salute dei cittadini non è possibile chiuderli? Fortunatamente non siede Aldo Alessio in quei consigli di amministrazione, altrimenti … chissà cosa avremmo dovuto ancora sentire …. Per ultimo mi si continua ad accusare, da parte della destra di essere stato il Sindaco che ha “criminalizzato la Città” essendo stato “il Sindaco dell’inverno gioiese, cioè del periodo più freddo e buio della nostra città, quando c’era il coprifuoco per le strade ed i posti di blocco in entrata ed uscita dalla città …”. Stranamente non si sono ancora accorti che a Gioia Tauro era ed è presente una tra le più agguerrite e sanguinarie ‘ndranghete della Calabria. Non c’è peggior sordo, quindi, di chi non vuol sentire! Prendiamo atto che le questioni relative alla ‘ndrangheta e alla criminalità organizzata sono state oramai tutte risolte, quindi potremmo proporre al ministro Alfano di inserire tra quei 200 presidi di Polizia da chiudere anche il Commissariato di Polizia di Stato di Gioia Tauro, perché diventato inutile.
Gioia Tauro è un’isola felice e il Governo Renzi dovrebbe imparare da questa valida amministrazione come affrontare e risolvere i problemi nazionali: a Gioia Tauro sono diminuite le tasse e i tributi comunali, l’addizionale irpef, che colpisce solo lavoratori dipendenti e pensionati, è stata abolita, la disoccupazione, soprattutto quella giovanile, è stata portata allo 0%., non esiste più la criminalità organizzata, la Città vive un suo “momento magico”. Speriamo che non viva comunque un “suo cerchio magico”! Naturalmente per tutto ciò che ancora non va bene c’è un solo responsabile, un solo colpevole: Aldo Alessio. Il prossimo anno, quando ci sarà la campagna elettorale, sarete voi chiamati a rispondere ai cittadini elettori su come avete governato la Città. E’ auspicabile che almeno per quella data ci farete sapere, una volta per tutte, a quanto ammonterà il nostro debito pubblico.
Gioia Tauro, 6 Marzo 2014
Aldo ALESSIO