Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

Protesta dei lavoratori blocca lo svincolo autostradale di Gioia Tauro Manifestazioni anche a Reggio Calabria dove alcuni lavoratori in mobilità in deroga hanno bloccato l’ingresso di Palazzo Campanella chiedendo il pagamento degli arretrati

Protesta dei lavoratori blocca lo svincolo autostradale di Gioia Tauro Manifestazioni anche a Reggio Calabria dove alcuni lavoratori in mobilità in deroga hanno bloccato l’ingresso di Palazzo Campanella chiedendo il pagamento degli arretrati
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Proteste a Gioia Tauro dove un centinaio di lavoratori in mobilità in deroga, da questa mattina, ha dato vita ad una manifestazione che ha portato al blocco dello svincolo autostradale. Un’altra delegazione di lavoratori si è radunata in Piazza De Nava a Reggio Calabria e si è diretta in direzione di Palazzo Campanella, la sede del Consiglio regionale, dove ha attuato il blocco dell’accesso alla struttura.

In Calabria sono più di 27 mila i lavoratori in mobilità che da marzo 2014 non ricevono il pagamento del sussidio e che adesso hanno deciso di scendere in piazza per richiedere lo sblocco del fondi nazionali e regionali.

«Nonostante nelle settimane passate erano state fornite rassicurazioni sulle disponibilità finanziarie – evidenzia la Cgil della Piana di Gioia Tauro – il decreto di pagamento è ancora fermo e non si può più accettare una simile situazione che sta affamando migliaia di lavoratori in tutta la Calabria. C’è una responsabilità evidente del Governo nazionale che, oltre ai lavoratori in deroga, riguarda anche i lavoratori Lsu e Lpu per i quali – scrive il sindacato – occorre che nella legge di stabilità vengano inserite le risorse necessarie per il rinnovo dei contratti in scadenza al 31 dicembre».

Secondo la Cgil, dunque, «è necessario quindi che il Governo nazionale trovi le risorse sia per i percettori in deroga che per i socialmente utili. Ma anche il Governo regionale deve costruire un piano di politiche attive per dare prospettive ai lavoratori per il loro reinserimento occupazionale. Andremo avanti nelle iniziative di lotta e di mobilitazione. E’ necessario avere subito risposte – conclude – concrete e definitive».