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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

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I Consigli nazionali degli architetti e degli ingegneri intervengono sulla legge antisismica della Calabria

I Consigli nazionali degli architetti e degli ingegneri intervengono sulla legge antisismica della Calabria

Tutti gli Ordini provinciali della Calabria interrompono la collaborazione e la partecipazione al tavolo tecnico della Regione

I Consigli nazionali degli architetti e degli ingegneri intervengono sulla legge antisismica della Calabria

Tutti gli Ordini provinciali della Calabria interrompono la collaborazione e la partecipazione al tavolo tecnico della Regione

 

 

Si sposta su un piano nazionale la questione dell’abolizione dell’articolo 7 del Regolamento di attuazione della Legge regionale n.35, la meglio conosciuta legge antisismica. La mobilitazione degli Ordini provinciali calabresi degli Architetti e degli Ingegneri ha infatti prodotto un’articolata determinazione dei rispettivi Consigli Nazionali. Nella missiva inviata al presidente della Giunta regionale, Giuseppe Scopelliti al Ministro delle infrastrutture, Corrado Passera, al presidente del Consiglio Superiore dei lavori pubblici, Massimo Sessa ed al Presidente dell’ Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Giovanni Pitruzzella, i massimi organismi nazionali degli Architetti e degli Ingegneri chiedono l’eliminazione delle “distorsioni” prodotto dalla legge regionale anche attraverso una specifica audizione dei loro rappresentanti. In particolare l’indice è puntato sulla procedura automatizzata (denominata SI-ERC) che non semplifica il processo ma, anzi, lo appesantisce con azioni complesse ed oscure costringendo il progettista ad inserire dati che hanno una specificità ed un formato diverso da quello che ha utilizzato nel processo progettuale, determinando in questo modo una potenziale causa di errore che può portare alla bocciatura di un progetto che, invece, è corretto. Anche i due Consigli nazionali ribadiscono che Il SI-ERC utilizza una procedura sostanzialmente “chiusa” attivata dall’immissione di dati che il tecnico non ha provveduto direttamente a verificare prefigurando, in questo modo, per il soggetto depositario del know-how del software, una impropria posizione di predominio – sia nei confronti della propria committenza (la Pubblica Amministrazione), sia nei confronti del progettista – che viola i principi della libera concorrenza. Da tempo gli Ordini provinciali degli Architetti e degli Ingegneri chiedono, tramite il tavolo tecnico avviato dall’Assessorato Regionale ai LL.PP., un emendamento al Regolamento Regionale n°7 del giugno 2012 per abrogare il sistema informatizzato di verifica dei calcoli strutturali. Senza risposta sono state anche le altre numerose considerazioni inviate dagli Ordini per migliorare la qualità e l’efficienza dei servizi offerti dagli uffici regionali. I Presidenti degli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri calabresi, visto che a tutt’oggi nessuna risposta è stata data a riscontro alle molteplici richieste presentate, in analogia all’azione intrapresa dai

Consigli nazionali, hanno inviato una richiesta di audizione al Direttore Generale dell’Assessorato ai LL.PP. interrompendo fino a quella data la collaborazione e la partecipazione ai lavori del tavolo tecnico regionale.