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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Ha finalmente un volto Rossella Casini, la giovane uccisa nel 1981 a Palmi

Ha finalmente un volto Rossella Casini, la giovane uccisa nel 1981 a Palmi

L’Archivio storico dell’Università di Firenze ha fatto pubblicare la foto del suo libretto universitario

di MARIA TERESA BAGALA’

Ha finalmente un volto Rossella Casini, la giovane uccisa nel 1981 a Palmi

L’Archivio storico dell’Università di Firenze ha fatto pubblicare la foto del suo libretto universitario

 

di Maria Teresa Bagalà

 

 

Come già anticipato nei giorni scorsi, domani alle 18.30 nella sede di Palazzo Baldari, a Gioia Tauro, verrà presentato il libro “Io parlo” della reggina Francesca Chirico. Ma, ironia della sorte, è proprio di qualche giorno fa una notizia importante che riguarda una delle protagoniste del libro della Chirico. Un’opera che si occupa della storia di donne uccise per mafia.
Il nome della ragazza in questione è Rossella Casini, la diciannovenne studentessa fiorentina di Pedagogia che oltre 30 anni fa si era innamorata di Francesco Frisina, un giovane di Palmi vicino ad una nota famiglia della città. La giovane, a seguito di alcune vicende, aveva iniziato a collaborare con le forze dell’ordine e convinto il fidanzato a fare lo stesso. Per questo motivo fu rapita e uccisa una domenica di febbraio del 1981 a Palmi. Il suo corpo non è mai stato ritrovato, poiché gettato nelle acque della Tonnara di Palmi. Invano l’hanno cercato i genitori finché sono stati in vita.
Di Rossella quindi non era rimasto nulla e la sua storia sarebbe passata nel dimenticatoio collettivo se non fosse stato per l’associazione LIBERA, che ha sempre cercato di mantenere viva l’attenzione verso questa vicenda, e per Francesca Chirico che, oltre ad aver voluto raccontare la sua storia, ha dedicato il suo libro alla famiglia della ragazza scomparsa.
Oggi, invece, Rossella ha un volto. L’Ateneo fiorentino, e in particolare l’Archivio storico dell’Università di Firenze, che ne ha permesso il ritrovamento, ha fatto pubblicare, infatti, la foto del suo libretto universitario. Un gesto importante questo, che ridona dignità ad una giovane donna, una vittima innocente di mafia, che è morta perché si è andata a scontrare contro la logica dell’omertà.