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Guerra tra sindaci di Forza Italia per le fermate dei treni ad Alta Velocità, Cutrì contro Scarcella, “Rosarno non è fatiscente”

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Quando Dio creò Rosarno, era teso in un maschio vigore creativo e promise a se stesso di fare un capolavoro.
Si mise all’opera, prese una Rosa dall’Arno e la creta informe e Rosarno uscì dalle sue mani bella tra le belle.
Le diede l’ulivo, l’arancio, il mandarino, e il profumo inebriante della zagara carnosa, e il Terrazzo di Pian delle Vigne.
E poi il kiwi, l’avocado e il mango.
Primigeniamente la civiltà della Megale Hellas e Filippo di Medma.
Le donò il Mesima e la sua foce e la Piana e la collina e le onde del mare cristallino, e lo Jonio e il Tirreno quasi uniti.
Poi le donò la Ferrovia, e le fermate dei treni ad Alta Velocità,
le donò l’Autostrada, la Superstrada Rosarno-Gioiosa, e poi la porta d’ingresso per il Grande Porto, da cui transitano tutte le merci su ferro e su gomma.
Le diede anche l’Ambito Territoriale Socio-Sanitario.
Fece i Rosarnesi, persone fiere, leali, socievoli e ospitali, tanto che dai paesi vicini e anche dal Napoletano arrivarono a frotte i lavoratori e oggi anche i fratelli Africani, che qualcuno rifiuta.
Il Signore Iddio, compiaciuto per il capolavoro raggiunto, fu preso da una dolce sonnolenza.
Del breve sonno del Creatore, approfittò il Diavolo, che assegnò a una città vicina, fino ad allora considerata amica e sorella, bella e gentile, la Gelosia.
Così la Piana perse il nome di Rosarno, la Superstrada pur essa acquisì il nome di quella città, la Locride come d’ incanto, divenne a lei più vicina, il Grande Porto completamente suo, e non anche di San Ferdinando e Rosarno, sul cui territorio ricade in gran parte.
E continui tentativi di scippo.
E i treni?
Per carità!
“NON ESISTONO RAGIONI CHE GIUSTIFICHINO IL MANTENIMENTO DEI TRENI AD ALTA VELOCITA’ A ROSARNO!”
Perché lei è più bella e confortevole e Rosarno “fatiscente”, ma, ahimè, ben lontana dal poter servire gran parte della Popolazione della Piana e della Jonica.
E in più è in atto la riqualificazione che la renderà ancor più accogliente, efficiente, funzionale e più bella di altre!
Quando Iddio si risvegliò, e vide la sua Creatura prediletta offesa e vituperata, diede a Rosarno la Grandezza, la Libertà, la Giustizia, il Bello, il Buono, e trattò l’altra Città con indifferenza.
Poi, rasserenandosi, disse: “La Gelosia non impedirà alla mia Creatura di crescere e di essere come io l’ho voluta”.
La sua Felicità sarà raggiunta con più sudore, ma, attraverso le asperità, raggiungerà le Stelle
(Per aspera ad astra).
Quindi, rifuggiamo dalle guerre di campanile, dalle guerre tra poveri, e innalziamo insieme i nostri gonfaloni.
Costruiamo insieme la Città del Sole, la Città del Porto, la Città della Piana.
Tutti insieme, appassionatamente!
Il Sindaco di Rosarno
Dott. Pasquale Cutrì