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Guardia di finanza: nel 2013 scoperta nella provincia di Reggio un’evasione per 223 mln

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Trovati 116 evasori totali. Tolti alle cosche 609 mln di beni

di FILIPPO MAMMI’

Guardia di finanza: nel 2013 scoperta nella provincia di Reggio un’evasione per 223 mln

Trovati 116 evasori totali. Tolti alle cosche 609 mln di beni

 

di Filippo Mammì

 

 

“Nel quadro globale del 2013 abbiamo ottenuto eclatanti risultati in tutta la provincia reggina e, ovviamente, le nostre operazioni non si fermeranno qui, ma amplificheremo il nostro lavoro”. Si è espresso così il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, Col. Alessandro Barbera, che oggi ha incontrato i giornalisti presso la sede del comando per tracciare il bilancio del lavoro svolto dalle Fiamme gialle durante lo scorso anno.
Importanti sviluppi sono arrivati dalle operazioni di prevenzione e contrasto contro evasione ed elusione fiscale: “Lo scorso anno abbiamo effettuato 4.799 controlli di ricevute e scontrini in tutta la provincia – ha spiegato il comandante – ed abbiamo accertato circa 1.791 violazioni in materia, che corrispondono al 40 per cento delle irregolarità accertate”. Anche le attività investigative sulle evasioni dell’IVA e le imposte sui redditi sono state soddisfacenti: “Abbiamo scoperto 223 milioni di euro evasi nel 2013 – ha garantito Barbera – abbiamo inoltre denunciato 110 persone per vari reati fiscali. L’IVA evasa lo scorso anno è stata stimata in ben 38 milioni di euro, con almeno 116 evasori totali, i quali hanno occultato redditi alti falsificando fatture con metodi di taroccamento anche grossolani”. Un esempio è stato il titolare di un minimarket di Melito Porto Salvo che taroccava gli scontrini commettendo volutamente lo stesso errore di battitura delle casse.
Il comandante Barbera ha anche voluto illustrare i due punti fondamentali delle attività delle Fiamme Gialle di quest’anno: 1) un rafforzamento delle operazioni di Intelligence di controllo sul territorio attraverso diversi settori di informazione collegati alla Finanza, che saranno analizzati di volta in volta; 2) un maggiore coordinamento di indagini unitamente alla Polizia Giudiziaria che, appena ravviserà illeciti con tutte le caratteristiche di reati fiscali, informerà immediatamente i finanzieri, in un costante lavoro di simbiosi. “Siamo e dobbiamo rimanere il polo di convergenza di ogni notizia di reati attinenti all’evasione fiscale, anche da parte di altri organi di indagine” ha aggiunto Barbera.
Last but not least, le operazioni di contrasto ai finanziamenti illeciti della spesa pubblica ed alla criminalità organizzata; anche in questo campo i risultati sono stati ottimi in tutto il 2013: “Abbiamo scoperto 12 milioni di finanziamenti illecitamente percepiti e denunciate 292 persone per frode ai danni dello Stato, l’Ue e gli enti locali – ha spiegato il comandante – in più abbiamo accertato e denunciato 104 “falsi poveri” in tutto il territorio della Provincia, persone che hanno beneficiato, senza averne diritto, di diverse agevolazioni”. Altri soggetti sono stati accusati di frode per ottenere diversi approvvigionamenti, con danni per oltre 1 milione di euro.
Le operazioni della Guardia di Finanza contro la criminalità organizzata sono invece il risultato più evidente dell’anno scorso: 711 milioni di accertamenti patrimoniali, sequestri e confische antimafia per oltre 609 milioni, 221 milioni di euro riciclati stimati, 13 persone arrestate per vari reati fiscali e le due operazioni “Metropolis” e “Araba Fenice” portate a termine con successo. “Non dimentichiamo inoltre le nostre attività nel porto di Gioia Tauro, un luogo che monitoriamo in continuazione – ha ricordato Barbera – nel 2013 abbiamo infatti sequestrato 1385 chili di cocaina, 10 tonnellate di tabacchi contraffatti ed anche molta canapa indiana. Abbiamo anche migliorato i nostri metodi d’indagine nell’ambito del contrasto al lavoro nero, l’immigrazione clandestina ed il mercato del falso”.
Durante la conferenza stampa, Barbera ha anche posto l’accento sulle indagini svolte con l’ausilio dei più moderni mezzi di tecnologia che, da quest’anno, saranno ulteriormente potenziati: “E’ entrato da poco in funzione on line il SIAC (Sistema Informativo Anticontraffazione) che permetterà di combattere il fenomeno delle merci contraffatte mettendo i cittadini, ma anche le imprese, direttamente in contatto con noi. E’ una novità importante” ha concluso.