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TAURIANOVA (RC), SABATO 27 APRILE 2024

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Gratteri, “Ho paura di morire, ma se mi fermassi sarei un vigliacco” Il Procuratore capo della Repubblica di Catanzaro ospite ieri alla trasmissione "OttoeMezzo" di Lilli Gruber

Gratteri, “Ho paura di morire, ma se mi fermassi sarei un vigliacco” Il Procuratore capo della Repubblica di Catanzaro ospite ieri alla trasmissione "OttoeMezzo" di Lilli Gruber

Nicola Gratteri ieri ospite alla trasmissione de La7 di Lilli Gruber, “OttoeMezzo”, va a tutto campo sugli ultimi fatti che gli sono accaduti a cominciare dalla mancata nomina alla Procura nazionale antimafia.
Nicola Gratteri afferma che “A certa politica fa piacere che la magistratura sia ridotta così”.
E per quanto riguarda la mancata nomina alla Procura nazionale antimafia, “Io ho fatto domanda per la Procura antimafia perchè pensavo di essere la persona adeguata a tale incarico. Non c’è magistrato che abbia fatto più indagini di me in Italia in merito a reati di associazione a delinquere di stampo mafioso”. E ancora la sua riflessione sull’anniversario della strage di Capaci, “Falcone e Borsellino sono intelligenze irraggiungibili. Eppure Falcone era stato deriso, odiato e diffamato in modo gravissimo”. La Gruber chiede il perchè? E Gratteri, “L’invidia è una brutta bestia. Lui intuiva le cose 20 anni prima. Per questa ragione, gattopardi, quelli che sono saliti sui palchi a commemorarlo dopo morto, morivano di gelosia. Non faccio i nomi perchè non ho soldi per pagare avvocati. Ricordo solo che all’epoca l’unico a chiedere scusa fu il sindaco Orlando di Palermo che lo aveva attaccato per indagini mancate su appalti”.
E poi c’è il lato umano del Procuratore e le sue confessioni quando gli viene chieste se si sente più isolato, “Non mi sento affatto più isolato. Agli occhi della ‘ndrangheta sono un perdente, dal loro punto di vista psicologico sono isolato, perchè sono stato sconfitto, ma ho la vicinanza e la solidarietà di migliaia di persone che me la testimoniano continuamente. Dalla mia parte, ho magistrati giovani e brillanti che lavorano dodici ore al giorno. Ovviamente ho paura, ma cerco di razionalizzare il pericolo ed addomesticarla. Se mi fermassi sarei un vigliacco e per me non avrebbe senso”. E infine dichiara che “Non posso scendere in politica -conclude il procuratore di Catanzaro – perchè non ho il dono della mediazione. Al massimo potrei fare il guastacarte al Csm”.