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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Gli studenti scendono in piazza anche a Polistena

Gli studenti scendono in piazza anche a Polistena

Per celebrare la 71ma Giornata internazionale per il diritto allo studio

di DANILO LORIA

Gli studenti scendono in piazza anche a Polistena

Per celebrare la 71ma Giornata internazionale per il diritto allo studio

 

 

 

POLISTENA (RC) – Anche a Polistena, cosi come in tutta Italia, si è celebrata la 71ma Giornata internazionale per il diritto allo studio. Gli studenti delle scuole della cittadina pianigiana, Itis, Alberghiero, Industriale e Magistrale hanno dato vita ad un folto corteo che si è snodato per le vie cittadine. Il 17 novembre rappresenta una data simbolo. Da oltre sessant’anni è una data di grande valore simbolico per gli studenti: in quel giorno del 1939 infatti, centinaia di studenti cecoslovacchi che si opponevano alla guerra furono arrestati e uccisi dai nazisti. Nel 1941 alcuni gruppi di studenti in esilio, gli stessi che avrebbero poi costituito il nucleo dell’International Union of Students, decisero che il 17 novembre sarebbe diventato l’International students day, la giornata internazionale di mobilitazione studentesca.

Ancora un massacro nel 1973: in Grecia gli studenti del Politecnico di Atene che manifestavano proprio in difesa di questi principi furono uccisi dai carri armati del regime dei Colonnelli. L’assemblea studentesca internazionale di Bombay nel 2004 ha deciso di ripristinare questa data della memoria e di renderla un momento importante di mobilitazione. Milioni di studenti in tutto il mondo manifesteranno lo stesso giorno,affinché vengano riconosciuti i diritti degli studenti, perché sia garantito nel mondo il diritto all’istruzione, perché l’istruzione resti un bene pubblico e non venga privatizzato come sta invece avvenendo nei paesi in via di sviluppo. Dopo la straordinaria manifestazione studentesca mondiale dell’anno scorso è stata rilanciata un’agenda comune di mobilitazione, che rivendica più diritto al sapere per tutti contro la privatizzazione dei saperi e che trova nuovamente il suo culmine nella data di mobilitazione del 17 novembre. L’Unione degli Studenti chiede al governo che il diritto allo studio diventi un punto cardine dell’agenda politica, consapevoli che l’accesso alle conoscenze è il motore per l’emancipazione degli individui e per lo sviluppo di tutta la società. Perchè studiare sia un diritto, non un privilegio. In Italia hanno lanciato la mobilitazione le associazioni aderenti a scuola ed università: ad aver sfilato sono stati l’unione degli studenti, la rete degli studenti, l’unione degli universitari e link-coordinamento universitario. Al centro della protesta sono i tagli previsti in finanziaria alla scuola e il ddl Gelmini in procinto di tornare in discussione alla Camera, dopo il blocco per mancanza di fondi. Lo studente polistenese Claudio Riccio, leader di un associazione studentesca dice “se il disegno di legge dovesse essere approvato, l’istruzione italiana vedrebbe banche, finanziarie, aziende all’interno dei luoghi decisionali, il diritto allo studio smantellato e trasformato in un meccanismo di perversi prestiti d’onore e i ricercatori resi precari a vita”. Alla manifestazione polistenese presente anche il sindaco Michele Tripodi.

redazione@approdonews.it