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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 MAGGIO 2024

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Gli europei vivono più a lungo (e sono più grassi). L’aspettativa di vita è cresciuta ma restano ancora molte disparità tra i Paesi Il 53% della popolazione è sovrappeso, in aumento anche la percentuale di obesità. La percentuale di obesità è cresciuta più di quattro punti percentuali rispetto a dieci anni fa

Gli europei vivono più a lungo (e sono più grassi). L’aspettativa di vita è cresciuta ma restano ancora molte disparità tra i Paesi Il 53% della popolazione è sovrappeso, in aumento anche la percentuale di obesità. La percentuale di obesità è cresciuta più di quattro punti percentuali rispetto a dieci anni fa
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Gli europei vivono sempre di più ma sono sempre più obesi. Secondo i numeri presentati
nel rapporto “Health at a Glance” pubblicato dalla Commissione Ue l’aspettativa di
vita media è arrivata a 79,2 anni nel 2012, mentre nel 1990 era 74,1. L’Italia è
al secondo posto con 82,4 anni, dietro soltanto alla Spagna (82,5). In fondo c’è
la Lituania con 74,1.”L’aspettativa di vita sta crescendo velocemente – ha sottolineato
Vytenis Andriukaitis, il commissario Ue alla Salute in un comunicato congiunto con
il segretario dell’Organizzazione della cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse)
Angel Gurría – ma rimangono forti diseguaglianze, con una differenza di 8,4 anni
tra i primi e gli ultimi in classifica”.Tra i vari parametri presentati nel rapporto
quello più preoccupante riguarda l’obesità, con ormai il 53% della popolazione
che è sovrappeso mentre il 16,7% è obeso, in aumento rispetto al 12,5% di dieci
anni fa.Il rapporto lancia l’allarme anche sulla spesa sanitaria, che nei paesi presi
in esame sta scendendo in media dello 0,9% ogni anno dal 2009 al 2012. Se si scompone
questo dato, però, si vede che ci sono paesi in cui la spesa pro capite è molto
più elevata della media Ue, che è di 2193 euro l’anno, e tende ad aumentare. In
Olanda ad esempio, prima in classifica, è di 3189 euro, ed è cresciuta del 2,5%
nel periodo considerato, mentre dall’altra parte in Romania, ultima, è 753.”Il capitolo
sulla spesa è estremamente rilevante – sottolinea il commissario Ue – perché anche
se stiamo venendo fuori da una crisi economica la compressione dei budget per la
salute continua in molti paesi europei”*.*Sono dati che dovrebbero far riflettere,
rileva Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti [1]” che sottolinea
come debba preoccupare la scelta degli stati di tagliare i costi della sanità e
di ridurre la salute a meri calcoli economici.