Ha postato una foto sul suo profilo Facebook in cui compare nel suo ufficio al Comune ed in cui si nota, appeso ad una parete, un manifesto fascista con tanto di croce celtica. Protagonista della vicenda è Tommaso Iaria, sindaco di Condofuri, centro della jonica reggina di poco più di cinquemila abitanti. Nel manifesto esposto dal sindaco Iaria compare il giuramento del battaglione italiano delle “Waffen SS”, reparti non tedeschi responsabili di alcune stragi durante la Resistenza, tra cui quella di Sant’Anna di Stazzema (Lucca) che provocò la morte di oltre 500 persone. A seguito della pubblicazione relativa alla affissione presso l’Ufficio del Sindaco del Comune di Condofuri di un quadro contenente il manifesto che richiama il testo del giuramento del battaglione italiano delle Waffen SS, il Prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari ha provveduto, nell’immediatezza, a chiedere notizie in merito. Nell’occasione, il sindaco ha riferito che il predetto quadro è stato rimosso.
Anpi Reggio Calabria
Quasi in contemporanea alla notizia positiva della cancellazione di Benito Mussolini dal Registro dei cittadini “onorari” del Comune di Bergamo, abbiamo appreso, grazie ad una segnalazione relativa a facebook, che il Sindaco di Condofuri, Tommaso Iaria espone, nella sede del Comune (presso la delegazione Municipale di Condofuri Marina), un quadro contenente addirittura un “giuramento delle SS”, dal titolo “Scelgo”. Anzi, al fine di dare maggiore visibilità al famigerato e farneticante testo, non si limita ad esporlo nella sede del Comune ma lo colloca tra le foto che i suoi fans e altri navigatori sul web possono vedere (ed eventualmente apprezzare) tra le foto del suo “profilo facebook”. Nel recente passato abbiamo sentito più volte rappresentanti delle Istituzioni (parlamentari, Ministri etc.) affermare che gli allarmi e le denunzie, spesso provenienti dall’ANPI, sui molti , troppi segnali di neofascismi, neonazismi e razzismi amplificano ed enfatizzano fenomeni ed episodi praticamente inesistenti, ingigantiti dagli antifascisti. Questa è invece la realtà che segnaliamo e denunziamo ai rappresentanti delle Istituzioni che debbono intervenire con rigore e nel rispetto della Costituzione e delle leggi che la applicano (la legge Scelba e la legge Mancino). Lo abbiamo fatto qualche tempo fa nei confronti del Consigliere Comunale Lucio Dattola, lo facciamo oggi nei confronti di Tommaso Iaria, Sindaco di Condofuri, che pochi mesi fa , all’atto dell’insediamento del primo Consiglio Comunale, ha giurato “fedeltà” alla Costituzione ed alle leggi della Repubblica e poco dopo ha calpestato sia l’articolo 54 della Costituzione sia le leggi che vietano apologia di nazifascismo.
Klaus Davi, candidato sindaco al Comune di San Luca
“Tommaso Iaria, sindaco di Condofuri (Reggio Calabria), balzato alle cronache per essersi fatto fotografare con appeso nell’ufficio del Comune il giuramento del battaglione italiano delle Waffen SS autore della strage di Sant’Anna di Stazzema, deve dimettersi senza se e senza ma. Ha commesso un reato che non è esattamente bagatellare poiché la propaganda del nazifascismo è inammissibile penalmente oltre che vergognosa politicamente. Ha offeso tutti i suoi concittadini dando un’immagine falsa di una comunità aperta e tollerante. Ha inoltre oltraggiato la memoria di milioni di morti trucidati dal nazismo. Ricordo che secondo importanti ricerche universitarie Condofuri, peraltro molto vicina alla Vecchia Sinagoga di Bova Marina, è stata indicata come un insediamento importante delle comunità ebraiche calabresi, allora perfettamente integrate con i condofuresi. Questo signore non rappresenta più una cittadina simbolo di felice convivenza e di tolleranza”. Lo ha dichiarato il massmediologo e giornalista Klaus Davi, candidato sindaco al comune di San Luca.
Giovanni Puccio, Coordinatore Federazione Metropolitana Reggio Calabria
Lo sconcertante e gravissimo episodio di Condofuri (dove il sindaco non si è posto alcun problema ad esibire all’interno del suo ufficio il giuramento del battaglione italiano delle Waffen SS che si è macchiato di stragi tremende), è solo l’ultimo di una lunga serie che testimoniano l’attuale clima politico che si vive nel nostro Paese. Se addirittura il sindaco, che è il primo rappresentante dello Stato e della sua Carta Costituzionale nel territorio, arriva al punto di ostentare simboli e sostenere tesi anti-storiche come se tutto fosse “normale” o “giustificabile”, allora vuol dire che si sta passando il segno. Quando si mettono in dubbio, con tesi o azioni, i valori della Costituzione bisogna alzare il livello di allerta. Nel caso specifico di Condofuri bene ha fatto il Prefetto di Reggio Calabria ad intervenire tempestivamente, ma l’episodio non deve essere sottovalutato perché ci interroga su come arginare il diffondersi di questi atti, su come confutare pensieri ed ideologie che inneggiano alla soppressione di coloro che vengono reputati “diversi”, su quali azioni mettere in campo per ribadire i principi e i diritti universali sanciti dalla nostra Costituzione, nata sulle ceneri del conflitto mondiale e della dittatura fascista. Il pullalare di formazioni che si richiamano al fascismo è un dato oggettivo di cui tenere conto. Nel passato erano state tenute ai margini del dibattito politico-sociale, oggi, invece, hanno conquistato una visibilità e una forma di “riconoscimento” che alimenta e spinge a manifestazioni sempre più estreme e pericolose. In questo frangente politico, è del tutto evidente per chi con onestà intellettuale si pone dinnanzi al problema, anche la simbologia e l’esternazione pubblica di certi orientamenti si fanno sempre più pressanti ed evidenti. Il clima di paura che in questi mesi è stato creato e veicolato nell’opinione pubblica nei confronti del “diverso”, di colui che non la pensa come la maggioranza vorrebbe, di chi fugge da guerre e miseria è soprattutto una responsabilità enorme di chi attualmente governa questo Paese. In questa logica si devono leggere sia le politiche portate avanti che le stesse leggi approvate, non ultima quella sulla “legittima” difesa che, a mio avviso, è la testimonianza più chiara dell’incapacità di gestire e contrastare fenomeni criminali sempre esistiti, abdicando al ruolo che lo Stato deve avere e “scaricando” sui cittadini il sacrosanto diritto alla difesa della sua incolumità e delle sue proprietà. Allora davanti a questo stato di fatto non meraviglia che anche l’ultimo dei sindaci si senta in diritto di ostentare la sua “fede” fascista. La filosofa Hannah Arendt ci ha insegnato che la “banalità del male” è la totale assenza di idee. Ecco da questo bisogna ripartire tutti insieme ricordando, quotidianamente, i principi e i valori che dalla Resistenza hanno ispirato la nostra Costituzione che, ora, tocca a noi difendere.
Partito Socialista Condofuri
Non si può tollerare che nel 2019 si rievochino fatti, comportamenti ed azioni che credevamo consegnati agli annali della storia supportati da un’ideologia che ha causato genocidi, deportazioni e una guerra mondiale nella quale hanno perso la vita decine di milioni di vite umane senza contare il genocidio del popolo ebraico, senza escludere le giovani vite spezzate e mandate al massacro solo per assecondare la follia di individui inneggianti all’odio e alla violenza. I socialisti di Condofuri esprimono distanza e costernazione per le circostanze che hanno visto il comune di Condofuri con la sua comunità coinvolti nella situazione vergognosa che ha per oggetto l’infamante e insostenibile vicenda legata alla esibizione di cimeli di natura nazista xenofoba che campeggiava ( fino all’intervento prefettizio che ha portato alla rimozione ) presso l’ufficio del sindaco. È inutile affermare che noi per la nostra storia e azione politqual in quanto, fieri sostenitori ed orgogliosi continuatori di chi ha fatto dell’antifascismo, della lotta per la democrazia e la libertà la loro ragione di vita, non possiamo che:
Condannare l’avvenimento prendendo le dovute distanze per meglio chiarire la nostra azione a favore del nostro paese che deve essere considerato un paese libero, solidale e accogliente meritevole di quel posto che gli viene assegnato dalla sua gloriosa storia, e che suo malgrado ha pagato come il resto d’Italia e d’Europa un caro tributo di sangue alla FOLLIA NAZIFASCISTA. Proprio di questa figuraccia alla quale è stato sottoposto il nostro comune potevamo veramente farne a meno, (considerato tutti i problemi che abbiamo) e comunque questa vicenda tipica dell’elogio alla violenza porta ad inutili contrapposizioni ideologiche che hanno lo scopo di generare ulteriori divisioni in una collettività che già sta soffrendo questa dolorosa situazione, inoltre esprimiamo piena solidarietà e vicinanza a tutte le vittime di tutti i totalitarismi e soprattutto a quelle vittime innocenti che hanno pagato col tributo della propria vita la scellerata e sistematica eliminazione in nome di ideologie malsane !
Quindi sconcertati da quanto accaduto ci chiediamo se una libera istituzione come il comune di Condofuri attualmente esposta ad attacchi e commenti denigratori da tutta la Nazione debba essere vilipesa e oltraggiata da chi invece di amministrarla con intelligenza e amore la usa per esporre le proprie idee (come se rispecchiassero quelle dell’intera comunità) che tra l’altro vanno in netto contrasto con la nostra bellissima costituzione!