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Giovani imprenditori protagonisti a Bruxelles per l’iniziativa “Calabria da vivere e da scoprire”

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Tradizione, innovazione e professionalità: così si rilancia il turismo nella nostra Regione

Giovani imprenditori protagonisti a Bruxelles per l’iniziativa “Calabria da vivere e da scoprire”

Tradizione, innovazione e professionalità: così si rilancia il turismo nella nostra Regione

 

Entusiasmo, partecipazione, quasi sorpresa. Il pubblico di Bruxelles accoglie con calore la delegazione calabrese protagonista dell’evento “Calabria da vivere e da scoprire”, svoltosi presso l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles e organizzato dall’Associazione Calabresi in Europa. Una Calabria dinamica e propositiva quella rappresentata dai giovani imprenditori che si sono avvicendati sul palco, pronta a cogliere le sfide dell’imprenditoria e del turismo del nuovo millennio. Una serata densa di contenuti positivi, nata «per far conoscere realtà imprenditoriali che lavorano con impegno e forza di volontà per costruire una Calabria migliore – come ha spiegato Franca Berenice Vilardo, ex vice console e presidentessa dell’associazione Calabresi in Europa – cercando di esportare un prodotto turistico al pari di tante altre regioni d’Italia».
Beatrice Marzano, esperta guida turistica di Gerace, ha introdotto l’iniziativa presentando, grazie anche al supporto del video prodotto dalla Regione per la campagna “Gira e Rigira la Calabria ti sorprende sempre”, le maggiori attrazioni turistiche, culturali e naturalistiche della Calabria, sottolineando come ogni provincia abbia peculiarità uniche in termini morfologici e culturali. Questo il punto di forza principale della terra bruzia che offre sfaccettature infinite per l’offerta turistica. Il racconto della Marzano ha poi lasciato spazio alle esperienze e alle proposte dei giovani imprenditori calabresi. A partire da Mariangela Costantino, di recente vincitrice del premio “De@ Terra – Donne rurali e innovazione: binomio di crescita” conferito dal Ministero per le politiche agricole, titolare di un’azienda agrituristica di Maida, che ha scommesso sul binomio apparentemente inconciliabile di tradizione e innovazione. La Costantino, infatti, ha ripreso l’antico villaggio rurale della sua famiglia rendendolo un nuovo luogo di multifunzionalità agricola dove prodotti freschi e biologici si coniugano con il turismo ambientale e culturale costituendo un’attrazione di successo. E’ stata poi la volta di Clelia Iemma, titolare dell’azienda agricola Livadia di Gizzeria, divenuto luogo di accoglienza turistica, in cui i prodotti biologici dell’azienda diventano il fulcro dell’attività ristorativa. Una filosofia basata su un’economia a km zero, con particolare attenzione anche alle politiche sociali del lavoro, come dimostra il “work experience” che ha consentito a una persona con precedenti penali di riabilitarsi e reintrodursi nel tessuto lavorativo e sociale.
La parola è passata poi a Stefano Diano che ha raccontato del suo rientro in Calabria dopo la laurea per dedicarsi all’attività di famiglia, proprietaria del Grand Hotel President di Siderno, occupandosi del marketing e della promozione di tutti i servizi di qualità della struttura alberghiera, con particolare attenzione ai servizi ristorativi di qualità basati sui prodotti regionali e alla costruzione di pacchetti turistici integrati con escursioni guidate nei principali siti archeologici e naturalistici del basso Ionio.
L’excursus sulle best practices è stato quindi concluso da Doretta Grandinetti, titolare della Meeting Service di Lamezia Terme, avviata dopo un Master in gestione del Turismo e varie esperienze fuori regione per creare un’attività professionale per i servizi organizzativi per eventi e per il turismo culturale. All’interno del suo intervento, la Grandinetti ha illustrato tutte i possibili servizi turistici che possono essere affiancati alla permanenza nelle diverse strutture presentate, quali pacchetti di vacanze-studio “all inclusive” con corsi di lingua italiana per stranieri, o pacchetti che comprendono laboratori di cucina tradizionale e percorsi escursionistici sulle rotte più belle di Calabria. Un’occasione importante quindi per dare visibilità a un’imprenditoria dinamica e d’eccellenza, che ha saputo sfruttare nel modo migliore anche le risorse fornite dall’Europa, chiedendo accesso a bandi e misure promulgate dall’Unione e portando avanti con impegno quotidiano realtà che puntano a innescare sempre più reti reali e produttive, moderne, orientate ad uno sviluppo di politiche sostenibili e dalla ricaduta internazionale sul proprio territorio.
La seconda parte dell’evento ha visto poi protagonista la poesia, con la lettura dei versi del poeta lametino Pasqualino Bongiovanni dal libro A Sud delle cose. I versi, introdotti dalla poetessa e pittrice lametina Aldina Mastroianni che ha sottolineato la densità icastica e la padronanza tecnica degna dei maggiori poeti contemporanei, sono stati letti in italiano dallo stesso autore e in francese da Marie Marazita, traduttrice della nuova edizione bilingue dell’opera, e hanno appassionato l’intera platea, riportando molti dei presenti al loro passato in Calabria.
Un entusiasmo caloroso e partecipe quindi, che è trapelato nelle parole e nei commenti di molte delle personalità presenti all’evento. In primis da Franca Berenice Vilardo, ex vice console e presidentessa dell’associazione Calabresi in Europa che ha costruito con particolare impegno tutte le fasi organizzative della serata e che ha accolto il gruppo calabrese con parole di stima e contentezza. Altrettanto entusiastiche le reazioni dell’Ambasciatore italiano a Bruxelles, Alfredo Bastianelli, che si è complimentato personalmente con ognuno degli intervenuti, e del padrone di casa, il Direttore dell’Istituto di Cultura, Francesco Servida, che ha accolto tutti gli interventi come «testimonianza di una giovane Calabria che si da fare, e che ci ha illustrato magistralmente quanto di bello ci sia da scoprire». A conclusione della serata sono state distribuite le guide turistiche ufficiali della Regione ed è stato offerto un buffet di prodotti tipici e biologici appositamente portti dalla Calabria. Il tutto allietato dalle evoluzioni al piano del giovane musicista e direttore d’orchestra belga Quentin Mourier. Un clima ideale per rievocare gli intrecci artistici, culturali, enogastronomici e naturalistici che racchiude una terra tanto sconosciuta quanto affascinante.