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Giornata regionale della legalità a Delianuova

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Di Angela Strano

DELIANUOVA – E’ stato presentato, presso la Scuola di Musica, lo scorso 31 luglio, n occasione della XV Giornata Regionale sulla Educazione alla Legalità, promossa dalla Associazione Culturale “N. Spadaro”, il volume “Liberi di Scegliere – La battaglia di un giudice minorile per liberare i ragazzi dalla ‘ndrangheta”, di Roberto Di Bella, presidente del Tribunale per i Minorenni di Reggio Ralabria. A porgere il saluto ai presenti, il presidente dell’associazione Spadaro, Francesco Palumbo, il quale ha sottolineato come “l’educazione alla legalità è un impegno soprattutto per chi ha responsabilità nella formazione dei ragazzi, e quest’anno si è voluto che il tema della giornata riguardasse proprio i più giovani”. E’ intervenuta quindi la dirigente scolastica del locale Istituto Comprensivo, Rosalba Sabatino, la quale ha parlato della Scuola come presidio di legalità. A moderare il dibattito Raffaele Leuzzi. Prima degli intereventi degli ospiti è stata proiettato il cortometraggio del film “Liberi di Scegliere”, al termine della quale è intervenuto Don Pino De Masi, referente di “Libera Piana di Gioia Tauro”. “Guardando il filmato”, ha detto il sacerdote, “mi sono passati davanti agli occhi i tanti ragazzi che non sono stati liberi di scegliere e proprio per mettere altri giovani, invece, nella condizione di poter scegliere, ho aderito al progetto portato avanti dal dottor Di Bella, quando lo stesso ha chiesto la nostra collaborazione”. Quindi l’intervento del giudice minorile il quale ha spiegato come è nato questo progetto che mira appunto a dare un futuro ai ragazzi provenienti da famiglie malavitose. “A Reggio Calabria ho trovato fin da subito una realtà durissima, con minori che commettavano reati gravissimi”, ha spiegato, “ mi sono reso conto che non si poteva assistere inermi e che bisognava gestire la situazione non solo penalmente ma utilizzando altri strumenti”. Il giudice ha affermato che la ‘ndrangheta crea sofferenza non solo all’esterno ma anche nelle proprie famiglie e che da questa analisi si è partiti per giungere alla conclusione che fosse necessario dotare i ragazzi di strumenti culturali che potessero renderli liberi di scegliere sul loro futuro. Questo importante progetto ha coinvolto oltre al Tribunale dei Minorenni di Reggio Calabria anche l’Associazione “Libera”, la Conferenza Episcopale Italiana e i Ministeri della Giustizia e dell’Interno. Il procuratore della Repubblica di Firenze, Giuseppe Creazzo, ha parlato della caparbietà e del coraggio di Roberto Di Bella ma ha voluto sottolineare che “è stato il degrado sociale e culturale a rendere necessario un progetto eccezionale come questo, perciò – ha detto – servono strutture educative tali da evitare che si debba far si che questi ragazzi vadano fuori dalla propria terra”. Un concetto ripreso da Maurizio Borgo, segretario generale della Regione Calabria, il quale ha detto che “l’allontanamento dalle proprie origini deve essere sempre una misura eccezionale, servita in quei casi a dare ai ragazzi coinvolti la possibilità di essere liberi di scegliere ma bisogna lavorare perchè essi possano diventare adulti qui”. Erano presenti all’evento anche il vescovo della Diocesi di Oppido-Palmi, Francesco Milito, il vicepresidente della giunta regionale Nino Spirlì che ha parlato della prossima istituzione di un ufficio regionale per la lagalità, il questore di Reggio Calabria, Maurizio Vallone, Emilo Buda per la commissione straordinaria del Comune di Delianuova e altre autorità militari e religiose. E’stato quindi ricordato, per le vittime della criminalità, Dodò Gabriele, ucciso all’età di 11 anni in un campo di calcio a Crotone il 25 giugno 2009. L’evento si è concluso con una performace dell’Orchestra giovanile di Fiati “G. Scerra”, in omaggio al compianto Maestro Ennio Morricone.