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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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Giordano (Idv) ” la situazione carceraria è diventata allarmante

Giordano (Idv) ” la situazione carceraria è diventata allarmante

“Si tratta ormai di una vera emergenza nazionale, i dati sono sotto gli occhi di tutti”

Giordano (Idv) ” la situazione carceraria è diventata allarmante

“Si tratta ormai di una vera emergenza nazionale, i dati sono sotto gli occhi di tutti”

 

 

CATANZARO –  “I dati allarmanti sulla situazione carceraria  in Calabria sono sotto gli occhi di tutti.” E’ quanto dichiara il Consigliere regionale dell’Italia dei valori, Giuseppe Giordano. “Le organizzazioni sindacali –continua Giordano- denunciano ormai da tempo l’insostenibilità della capacità ricettiva delle strutture carcerarie calabresi che riguardano una popolazione di 3316 persone,a fronte di una capienza regolamentare di 1885, con una media dell’indice di sovraffollamento regionale al 77,3% che pone la Calabria al terzo posto delle regioni con il più alto tasso di sovraffollamento penitenziario. Concordiamo con i rappresentanti sindacali, nella loro analisi e sulle richieste che quotidianamente avanzano al ministro Alfano.   In passato – precisa Giordano- avevamo denunciato la situazione  del costruendo carcere di Arghillà, degli sprechi perpetrati e sulla mancata previsione di un suo completamento nell’attuale piano carceri e rimarcavamo l’importanza di intervenire anche sulle strutture esistenti ormai in stato di degrado e di abbandono, ma il governo mostra poca attenzione. Eppure negli ultimi anni, grazie al duro lavoro del  compianto Provveditore Regionale Paolo Quattrone, il Sistema Penitenziario calabrese aveva compiuto passi importanti perché molte strutture penitenziarie erano  state adeguate agli standard di abitabilità previsti dal nuovo Regolamento di Esecuzione dell’Ordinamento Penitenziario (D.P.R. 230/2000), registrandosi un costante e consistente incremento delle opportunità lavorative intramurali per i detenuti; inoltre  era stata realizzata un’attenta allocazione della popolazione detenuta attraverso una ridefinizione dei circuiti detentivi di alta sicurezza, media sicurezza, con una particolare attenzione alle donne ed ai disagiati psichici realizzando anche un apposito reparto di osservazione psichiatrica presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria”. A ciò si aggiunga  una razionalizzazione della Sanità penitenziaria tale da garantire adeguata assistenza alla popolazione detenuta, nell’ambito del circuito sanitario regionale, per quasi tutte le patologie, grazie anche all’implementazione di attrezzature e ad un fattivo rapporto di collaborazione con le Aziende Sanitarie Locali.   Giordano ricorda ancora le  intese e gli accordi operativi  siglati tra le strutture penitenziarie calabresi e le Istituzioni territoriali (Regione, Comuni, Province), nonché con le istituzioni scolastiche ed universitarie, con quelle ecclesiastiche e con associazioni di volontariato e del terzo settore, consentendo di realizzare specifiche iniziative, creando sinergie ed interazioni al fine di attuare nel migliore dei modi il dettato Costituzionale in materia di esecuzione penale ordinaria dei fabbricati. Ebbene, questi sforzi, grazie all’immobilismo del governo, sono stati vanificati. Il sovraffollamento delle carceri calabresi ha di fatto collassato il sistema penitenziario. La scomparsa del Provveditore Quattrone, poi, ha interrotto il lavoro di rinnovamento avviato. Mancano dirigenti in settori nevralgici come i trattamento, la contabilità, la formazione. Particolarmente grave è la situazione degli UEPE (uffici di esecuzione penale esterna) di Reggio Calabria-Catanzaro-Vibo e Crotone in atto retti da dirigenti part-time che curano l’ordinaria amministrazione.  “Cosa aspetta il ministro Alfano – denuncia il consigliere dipietrista-  a mettere in atto gli interventi più urgenti in materia di personale sia sul lato amministrativo, sia sul fronte degli agenti penitenziari, essendo ormai poco speranzosi in un intervento sugli edifici carcerari,limitando così, i disagi che si sono creati. E ancora, prendendo atto dell’impegno del Presidente del consiglio regionale in un recente incontro con il sindacato, chiediamo che, oltre alla lettera di sensibilizzazione  da inviare al Ministro Alfano, si possa dedicare uno specifico spazio all’interno di  una seduta consiliare dedicato ai problemi sollevati dalle organizzazioni sindacali e sollecitare la Giunta, per come richiesto in sede di Conferenza regionale volontariato giustizia della Calabria acchè si istituisca al più presto  la figura del garante dei diritti dei detenuti”.