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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 MAGGIO 2024

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Gioia, tiene banco vicenda anticipazioni di cassa Otto consiglieri comunali esigono spiegazioni sui quasi 7 milioni di euro chiesti dal Comune alla Bcc di Cittanova

Gioia, tiene banco vicenda anticipazioni di cassa Otto consiglieri comunali esigono spiegazioni sui quasi 7 milioni di euro chiesti dal Comune alla Bcc di Cittanova
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di Domenico Latino

GIOIA TAURO – La nota contenente l’interrogazione presentata giovedì sull’anticipazione di cassa in un primo documento era firmata “i consiglieri firmatari della mozione di sfiducia al sindaco” e quindi si presupponeva fossero in 9. In realtà, però, nella missiva protocollata al Comune non si può fare a meno di notare come all’appello manchi il nome di Pino Zappalà, ex candidato alla carica di primo cittadino seduto tra i banchi della minoranza. Una curiosità che poteva assumere una certa importanza in vista del “redde rationem” di giorno 23 se non fosse per il fatto che il medico condotto gioiese, si è poi appreso, pare si trovi fuori sede da giorni per un convegno.

Ad ogni modo, gli 8 e non più 9 consiglieri comunali avevano chiesto spiegazioni sui quasi 7 milioni di euro chiesti dal Comune alla banca tesoreria, la BCC di Cittanova, a titolo di anticipo sollecitando Pedà a fornire con urgenza indicazioni dettagliate sui “modi, i termini e le scadenze di come tale adempimento verrà onorato” entro fine anno e “dove e come si reperiranno tali ingentissime somme”. Alessio, Schiavone, Bellofiore, Altomonte, Tomaselli, Cavallaro, Raco e Guerrisi fanno riferimento a una delibera di Giunta del 24 maggio 2016 con la quale è stata richiesta un’anticipazione di cassa di 6.972.735,45 euro “assumendo l’obbligo di rimborsarla entro il 31 dicembre oltre i relativi interessi e accessori a carico”. A detta dei consiglieri “il Comune si è obbligato a corrispondere alla banca tesoriere un interesse annuo di circa l’8% che si aggirerebbe, salvo rettifica, ad oltre 500 mila euro annui di soli interessi”.

I firmatari evidenziano quindi come “l’ampio e costante ricorso all’anticipazione di tesoreria, pressoché ininterrotto da oltre un anno e mezzo e l’ulteriore e preoccupante aumento rispetto al 2015 con ingenti interessi passivi già maturati, la mancata ricostituzione di somme vincolate utilizzate per spese correnti, una limitata capacità di riscossione, il mancato rispetto del limite di spesa, come nel caso di specie, sia già di per sé indice di deficitarietà dell’ente, specie se accompagnato dalla mancata restituzione nei tempi previsti che in tal caso deve essere segnalata anche alla Corte dei Conti”.

Nel documento inviato anche al Prefetto di Reggio e al Collegio dei Revisori si ricorda che “l’anticipazione di tesoreria è una forma di finanziamento a breve termine, alla quale si deve ricorrere eccezionalmente, per far fronte a momentanei problemi di liquidità sicché quando vi si ricorre in maniera costante senza sostanziale soluzione di continuità la si trasforma in una forma anomala di indebitamento”. Nell’interrogazione, la nuova opposizione si definisce “una forza responsabile in seno al Consiglio comunale e, pertanto, preoccupata della grave situazione finanziaria negativa in cui versa l’ente, si muove su atti e documenti emessi rischiosamente dalla stessa Amministrazione per spese inutili e per incapacità politica oltre che gestionale ed amministrativa che lo espongono a diventare ente strutturalmente deficitario”.