Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 28 MARZO 2024

Torna su

Torna su

 
 

Gioia Tauro, sequestrati beni alla cosca “Piromalli” per una valore di 500 mila euro In particolare, il Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione, a seguito delle risultanze investigative di natura patrimoniale fornite dalla locale Divisione Anticrimine, ha disposto il decreto di sequestro di un fabbricato di due piani, sito in pieno centro

Gioia Tauro, sequestrati beni alla cosca “Piromalli” per una valore di 500 mila euro In particolare, il Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione, a seguito delle risultanze investigative di natura patrimoniale fornite dalla locale Divisione Anticrimine, ha disposto il decreto di sequestro di un fabbricato di due piani, sito in pieno centro
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Gli Agenti della Polizia di Stato della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Reggio Calabria, in esito di un’attività investigativa di natura patrimoniale coordinata dalla locale Procura della Repubblica – Ufficio Misure di Prevenzione, hanno eseguito un provvedimento di sequestro di beni nei confronti di PISANO Domenico, nato a Polistena il 14.07.1969, ed esponente della cosca di ‘ndrangheta dei “PIROMALLI”, operante nella piana di Gioia Tauro e con rilevanti interessi economici su tutto il territorio nazionale.
In particolare, il Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione, a seguito delle risultanze investigative di natura patrimoniale fornite dalla locale Divisione Anticrimine, ha disposto il decreto di sequestro di un fabbricato di due piani, sito in pieno centro a Gioia Tauro, che formalmente risultava intestato alla moglie del PISANO, ed il cui valore ammonta complessivamente a circa euro 500.000,00.
Il PISANO, in atto agli arresti domiciliari, era stato sottoposto a provvedimento di fermo dalla Squadra Mobile reggina il 05 ottobre 2017 nell’ambito dell’Operazione “METAUROS”, poiché ritenuto responsabile dei delitti di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione e intestazione fittizia di beni, con l’aggravante di cui all’art. 7 della legge n. 203 del 1991.