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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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Gioia Tauro respira: contro l’indifferenza scatta la protesta , in strada con maschere antigas e striscioni

Gioia Tauro respira: contro l’indifferenza scatta la protesta , in strada con maschere antigas e striscioni

Nelle prime ore del pomeriggio i cittadini del comitato Gioia Tauro Respira si sono riuniti in uno dei posti simbolo del degrado cittadino e dell’incuria per dare vita ad una protesta spontanea con il solo obiettivo di mettere un punto ad una situazione che dura da anni e che degenera di giorno in giorno , sotto l’occhio passivo di amministrazione comunale ed autorità varie. Quello della spazzatura a Gioia Tauro non è un problema nuovo , anzi , è ben radicato nella storia della città ma adesso i cittadini sono arrivati al culmine della loro pazienza. Attanagliati dalle continue richieste di pagamento di una TARI tra le più esose d’Italia , per dei servizi inesistenti, stufi dei continui roghi tossici messi in atto da chi pensa di porre rimedio incendiando i rifiuti , e , messi in ginocchio da una pandemia che richiede come prima regola di comportamento la massima igiene , nel pomeriggio di oggi i cittadini hanno manifestato tutto il loro dissenso muniti di maschere antigas e stendendo uno striscione recante la scritta ” SULLA VOSTRA INDIFFERENZA , LA NOSTRA SOFFERENZA” , lungo via Ciambra, uno dei luoghi cardine del problema rifiuti nella città, dove il menfreghismo dello Stato la fa da padrone. Erano i primi giorni di aprile quando nella città di Gioia Tauro venivano sottoposte a sequestro quattro discariche abusive . L’operazione denominata Madre Natura , svolta dal comando dei carabinieri della cittadina gioiese e guidata dalla Procura di Palmi aveva portato all’arresto di cinque persone e all’iscrizione nel registro degli indagati di ulteriori 90 persone. ” L’ area circostante le discariche , in particolare questa di via Ciambra era stata delimitata con del nastro ed in cartello che diceva che l’area era stata sottoposta a sequestro- spiega il comitato- tutto è durato circa quindici giorni , per poi finire in un nulla di fatto , poiché la spazzatura ,tra cui carcasse di auto , cestelli di lavatrici fuori uso, frigoriferi e divani non sono mai stati raccolti , legittimando , così, gli incivili a tagliare i sigilli e continuare a scaricare rifiuti – continua il comitato- in alcuni punti della via i residenti si sono visti costretti a costruire delle recinzioni perché l’enorme mole di immondizia sconfinava nei loro terreni , con questa protesta noi oggi chiediamo risposte e lo stop a questo disastro ambientale tramite i giusti controlli e l’avvio di una raccolta giornaliera ed adeguata “.